Quasi 500 foche uccise dall’aviaria nella Germania del Nord
RICORDATE L’AVIARIA? Vi ricordate dell’aviaria, di quel virus H5N1 che secondo l’Oms era pronto ad irrompere in tutto il mondo abitato provocando «almeno un milione di morti»? Ebbene, l’influenza aviaria – anche detta ‘febbre dei polli’ – che dilagò su tutti i media nel 2005, si fermò ad appena 369 vittime, una cifra risibile, se si pensa che una normale influenza invernale uccide tra le 250 mila e le 500 mila persone in tutto il pianeta. Una sorta di minaccia a vuoto, che spinse gli Usa ad acquistare 192 milioni di dollari di Tamiflu, farmaco praticamente inutile. Ma l’aviaria è davvero scomparsa?
UN SOTTOTIPO DI AVIARIA UCCIDE LE FOCHE. La risposta è no: l’aviaria rimane tutt’oggi un grave problema di carattere veterinario. A prova di questa tesi, centinaia di foche sono morte durante l’ultimo mese sulla costa tedesca del Mare del Nord, uccise da un sottotipo di influenza aviaria. Il virus H10N7, così denominato dagli studiosi, è stato infatti ritrovato nel corpo di quasi 500 cadaveri di foche del parco nazionale di Tonning, nell’estremo nord della Germania. Di questa nuovo focolare si stanno occupando gli scienziati dell’istituto veterinario dell’università danese di Frederiksberg, i quali hanno comunque affermato che l’epidemia sta iniziando a diminuire.
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