Il digital mapping: l’agricoltura diventa digitale
IL CAMPO COME UN FOGLIO DI CARTA. Benedikt Gross è un giovane designer tedesco con la passione per l’arte e la tecnologia digitale, che ha applicato in modo davvero originale i sui interessi anche in campo agricolo. Ha infatti progettato un trattore che, tramite sistemi GPS e GIS, ha realizzato su un’area di 11,5 ettari il primo “agricultural printing”. La macchina deposita i semi sul terreno seguendo un disegno progettato al computer esattamente come farebbe una stampante su un foglio di carta. Il risultato è stato la creazione di un campo composto per l’85% di avena e il 15% da diverse specie floreali, tramite dati in codice binario contenuti in una chiavetta usb.
UN AGRICOLTURA PIÙ ECOLOGICA. Il vantaggio di usare un’agricoltura digitale sarebbe quello di poter avere un controllo algoritmico della semina e un considerevole aumento della diversità colturale. Il “precision farming” potrebbe eliminare le distese di monoculture, dove proliferano le malattie delle piante e dove gli insetti infestanti, a causa dei quali sono usati grandi quantità di pesticidi, sono estremamente resistenti. Inoltre l’agricoltura digitale permetterebbe zone di compensazione ambientali, ovvero corridoi verdi non coltivati, dove sarebbe possibile ristabilire il dialogo tra fauna e flora, evitare lo sfruttamento intensivo del terreno. Al momento l’unico ostacolo per la diffusione di questa tecnologia sono i costi, ma Gross è certo che nel giro di 5-10 anni l’attrezzatura diventerà più economica e accessibile a tutti.
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