Spighe Verdi 2024 FEE Italia
Ambiente

Spighe Verdi 2024: 75 comuni premiati

Conosciamo tutti le famose Bandiere Blu: si tratta infatti dell’arcinoto eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari dalla FEE – Foundation for Environmental Education, la quale è presente in ben 81 Paesi diversi nel mondo. Ebbene, da qualche anno la stessa FEE ha lanciato un programma parallelo, volto non a premiare le località costiere più virtuose, bensì i Comuni rurali. Più nel dettaglio, il programma è stato avviato nel 2016 con la prima edizione di Spighe Verdi: in quell’anno Fee Italia, la sezione italiana della danese FEE, aveva premiato 13 località in 9 Regioni diverse, in collaborazione con Confagricoltura. Con il tempo l’interesse verso questo riconoscimento è via via cresciuto, per arrivare all’edizione delle Spighe Verdi 2024 che ha portato a 75 segnalazioni di Comuni rurali virtuosi, in 15 Regioni italiane.

Spighe Verdi: il significato del programma nazionale

Per capire il significato dei riconoscimenti di Spighe Verdi 2024 è bene sottolineare che, a differenza delle Bandiere Blu, questa è un’iniziativa tutta italiana: l’obiettivo iniziale è infatti stato quello di dare delle linee guida chiare per gli amministratori desiderosi di aumentare la sostenibilità dei propri territori rurali. Il progetto mira infatti ad aiutare i Comuni a “scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità”. In tal senso anche l’edizione di Spighe Verdi 2024 si propone come uno strumento a disposizione per la valorizzazione del patrimonio rurale italiano, ricco di preziose risorse sia naturali che culturali: si mira alla sostenibilità, ma anche per esempio all’aumento e al sostegno dell’occupazione. A sostenere il programma ci sono, oltre a Confagricoltura, anche il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle foreste, il Ministero per il Turismo, il CNR e i Carabinieri.

Gli indicatori usati

Per definire i Comuni rurali Spighe Verdi 2024 sono stati esaminate le diverse località in base a ben 67 indicatori, divisi in 16 macroaree, ovvero:

  • Notizie di carattere generale
  • Partecipazione pubblica
  • Educazione alla sostenibilità
  • Assetto urbanistico
  • Agricoltura
  • Protezione della biodiversità
  • Conservazione e valorizzazione del paesaggio
  • Tutela del suolo
  • Gestione del ciclo dei rifiuti
  • Efficienza energetica
  • Qualità dell’aria
  • Qualità dell’acqua
  • Qualità dell’ambiente sonoro
  • Mobilità sostenibile
  • Turismo
  • Rischio

Si è spaziato quindi dalla sostenibilità in agricoltura alla partecipazione pubblica, dalla qualità dell’offerta turistica alla valorizzazione delle aree naturalistiche presenti, dalla cura dell’arredo urbano fino ad arrivare al al corretto uso del suolo.

I premiati con le Spighe Verdi 2024: 75 Comuni in 15 Regioni

Rispetto alla scorsa edizione, il numero di Comuni Spighe Verdi 2024 è aumentato di 3 località, con 3 Comuni non confermati e 6 nuovi ingressi, per un totale di 75 riconoscimenti. Come spiegato da Claudio Mazza, presidente della fondazione FEE Italia, “i Comuni rurali – con la loro storia, le tradizioni enogastronomiche, il legame con la terra, le aziende locali, i prodotti tipici, i percorsi turistici, la cultura – rappresentano le radici più profonde dell’Italia, da tutelare e da accompagnare verso l’ormai necessaria transizione verde”. Come anticipato, le Spighe Verdi 2024 si dividono in 15 regioni, ovvero Piemonte, Marche, Toscana, Umbria, Puglia, Calabria, Campania, Veneto, Liguria, Abruzzo, Lombardia, Emilia-Romagna, Basilicata e infine Sicilia, qui elencate in base al numero di Comuni premiati. Se infatti il Piemonte si è portato a casa 13 spighe verdi (Alba, Bra, Canelli, Centallo, Castiglione Falletto, Cherasco, Gamalero, Gavi, Guarene, Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo) per Emilia-Romagna, Basilicata e Sicilia si parla di un solo Comune, ovvero Parma, Nova Siri e Ragusa, new entry dell’edizione 2024 delle Spighe Verdi.