SUV: le auto preferite, che però sono problematiche per l’ambiente e per la sicurezza

Fino a qualche anno fa, c’erano da una parte i fuoristrada, dall’altra le berline. Poi sono arrivati loro, i SUV, acronimo di Sport Utility Vehicle. E pian piano – ma neanche troppo – hanno conquistato il mercato. Dal mini al compact, dal crossover al full-size, ormai sono tantissimi, le strade ne sono affollate. Il SUV moderno nasce negli anni Novanta, insieme al Mercedes Classe M: dapprima un’eccezione, una cosa per pochi. Poi diventa l’auto a cui quasi tutti mirano.

Nel 2021 è stato registrato lo storico sorpasso dei SUV sulle berline in Italia per numero di immatricolazioni. Nel 2012, per, dire nel nostro Paese le berline vendute erano il 60,92%, i SUV il 16,98%. Nel 2021 si era invece parlato del 48,17 % di SUV. Una percentuale che si ripete anche a livello mondiale: nel 2022 quasi un’automobile su 2 tra quelle vendute era un SUV. Piacciono, piacciono tantissimo, e sono via via sempre più accessibili. Si tratta di modelli che costano mediamente più delle berline, ma i prezzi degli Sport Utility Vehicle, grazie a dei modelli più basic, sono andati calando nel tempo. Il costo d’acquisto si è abbassato all’alzarsi della domanda, e quindi oggi giorno dai concessionari escono SUV a vagonate. Peccato che, dati alla mano, i SUV siano per loro stessa natura più inquinanti.

I SUV sono un problema per l’ambiente, nel momento sbagliato

In questi anni in cui si fa cruciale la lotta contro le emissioni, ad andare forte sono le automobili più grandi e più pesanti mai concepite, e di conseguenza più inquinanti. In un momento come questo, razionalmente parlando, sarebbero da preferire dei veicoli più leggeri, che richiedano minori quantità di energia per muoversi. Eppure il mercato dell’automobile è andato e sta andando in un’altra direzione, come visto. Certo, certo: una fetta dei SUV presentano dei motori ibridi o elettrici (stando all’IEA, il 16% dei SUV venduti nel 2022 era con motore elettrico). Ma tra un SUV elettrico e una berlina elettrica, il primo tenderà comunque a richiedere più energia, essendo più pesante, e meno efficiente dal punto di vista energetico. Va peraltro sottolineato che anche la costruzione di un’auto di dimensioni maggiori ha già di per sé – a parità di altri fattori – un impatto ambientale maggiore.

LA IEA ha spiegato che, tra il 2021 e il 2022, il consumo di petrolio da parte delle automobili non è mutato; la stessa Agenzia Internazionale dell’energia ci dice però che è aumentato il consumo dei SUV, con circa mezzo milione di barili di petrolio di incremento. Tutt’altro che poco, portando a un conseguente aumento di emissioni di CO2 stimato in 70 milioni di tonnellate.

Come spiegato da Elizabeth Kolbert sul New Yorker, se mettessimo tutti i SUV presenti in un nuovo Paese, senza nessun altra fonte di emissioni, quel Paese sarebbe il sesto più grande emettitore di anidride carbonica, subito dopo il Giappone. E certo, si può dire che con la progressiva elettrificazione l’inquinamento dei SUV si ridurrà. Ma serviranno comunque batterie più grandi, più elettricità e via dicendo, rendendo in ogni caso questi veicoli più impattanti a livello ambientale.

I SUV e la sicurezza

Questi grossi, belli e modaioli veicoli non sono però problematici solo dal punto di vista dell’ambiente. Occupano più posto, e ingombrano di più nel traffico cittadino. Chi si trova all’interno di un SUV si sente ed è più sicuro, ma va detto che, secondo uno studio IIHS, chi si trova in auto ha il 28% di probabilità in più di morire in uno scontro con un SUV rispetto a uno scontro con un’altra automobile di dimensioni normali. E ancora, i fari più alti di queste auto rendono più probabile l’abbagliamento di altri guidatori; uno studio – piuttosto estremo – pubblicato su Journal of Safety Research (Volume 82, settembre 2022) arriva a dire che in un SUV sia 8 volte più probabile investire e uccidere un bambino in un incidente rispetto a quanto accada con altri veicoli. Gli studi riguardo alla problematicità dei SUV sul fronte della sicurezza sono ancora molto discussi, ma sul versante dell’inquinamento, non ci sono dubbi: questi bei macchinoni presentano – e presenteranno – un impatto mediamente più alto.