Germania, abbonamento per il trasporto pubblico a 49 euro: come sta andando?
Come stimolare un maggiore utilizzo del trasporto pubblico? Di strategie da mettere in campo ce ne sono potenzialmente davvero tante, ma va detto che la formula perfetta deve ancora essere individuata. Ci sta provando seriamente la Germania, dove in questi mesi è possibile acquistare un abbonamento per il trasporto pubblico a 49 euro al mese. E quando si parla di “trasporto pubblico” non si fa riferimento solo all’urbano di una città, o a un abbonamento per una certa regione: si parla di tutti gli autobus, tutte le metro, tutti i tram e tutti i treni regionali tedeschi. L’abbonamento si chiama D-ticket, ovvero Deutchsland ticket, ed è stato approvato alla fine del 2022. Come sta andando questa sperimentazione?
L’esperimento dell’abbonamento a 9 euro al mese
Va detto che l’abbonamento per il trasporto pubblico a 49 euro non è il primo progetto di questo tipo messo a punto in Germania. Già l’anno scorso, nel 2022, Berlino aveva stupito tutti – e aveva fatto parlare moltissimo di sé in tutta Europa – con la sua offerta di abbonamento mensile “totale” a 9 euro al mese. L’offerta era stata valida solamente durante i 3 mesi estivi. Di fatto, bastava un biglietto da 9 euro per poter girare tutta la Germania, spostandosi con treni regionali, bus, metro e via dicendo. Cosa aveva spinto il governo tedesco a una mossa di questo genere? Di fatto, gli obiettivi erano stati due: da una parte, aiutare i cittadini a contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia; dall’altra, spingere l’utilizzo dei mezzi pubblici per ridurre l’inquinamento, così da contrastare il cambiamento climatico. E di sicuro l’iniziativa era stata un grande successo: erano stati ben 52 milioni gli abbonati, con – si stima – l’eliminazione di 1,8 milioni di tonnellate di anidride carbonica, pari all’inquinamento annuo di 350 mila case. Il successo non può stupire, sapendo per esempio che il solo biglietto giornaliero per i mezzi pubblici di Berlino costa 8.80 euro.
Abbonamento per il trasporto pubblico a 49 euro in Germania: come sta andando
Certo, l’abbonamento per il trasporto pubblico a 49 euro in Germania è decisamente più costoso rispetto al D-ticket precedente a 9 euro. Ma si tratta pur sempre di un’offerta molto conveniente, che pur non mirando a un successo clamoroso come quella del 2022, può fare la differenza. Dati alla mano, ci sono circa 5 milioni di passeggeri che sono passati da altre tipologie di abbonamento al D-ticket da 49 euro al mese; a questi vanno aggiunti ben 4,3 milioni di apsseggeri che hanno fatto l’abbonamento per la prima volta, probabilmente grazie all’abbonamento da 49 euro al mese, smettendo di comprare biglietti singoli. Sarebbero invece ben 700 mila le persone che, prima di questa offerta, non avevano mai usato regolarmente i mezzi pubblici, e che hanno iniziato a farlo proprio grazie al D-ticket.
Quanto costa allo Stato incrementare l’uso dei mezzi pubblici?
La misura dell’abbonamento per il trasporto pubblico a 49 euro è costata al governo circa 3 miliardi di euro, un investimento che sta avendo come visto tanti ritorni positivi. Minore uso dei mezzi privati, minori emissioni, minore traffico, minore spreco energetico. Si potrebbe probabilmente parlare anche di un numero minore di incidenti. Tra qualche mese ci saranno più dati per capire i risultati concreti di questo progetto: in futuro si potrà vedere se questo esempio farà o meno scuola. Di certo si tratta di una spesa importante per lo Stato. Sappiamo per esempio che in Italia il prezzo del biglietto copre solitamente circa un terzo del costo del trasporto pubblico, con la parte restante che di fatto è già messa a priori dall’ente pubblico. Proporre degli abbonamenti così convenienti – o proporre parte dei trasporti pubblici gratuiti, come fatto per esempio a Tallin, a Bruxelles o a Genova – è quindi una sfida notevole: si tratta però, probabilmente, di un investimento a lungo termine molto intelligente.
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