Quali sono le aree del mondo più vulnerabili alle ondate di calore estremo?
Non c’è nessun luogo al mondo che non abbia già conosciuto le conseguenze dei cambiamenti climatici. Dai poli fino ai paesi equatoriali, delle differenze rispetto al passato sono in tutti i casi già state registrate. Ma è certo che ci sono delle aree che sono più vulnerabili alle ondate di calore estremo, per via dei più diversi fattori climatici, geografici ed economici. In molti casi, le comunità che vivono in queste zone sono poco o per nulla preparate ad affrontare periodi di temperature decisamente più alte rispetto alle medie del passato, con conseguenze che potrebbero essere devastanti. Uno studio pubblicato pochi giorni va sulla rivista scientifica Nature Communications ha cercato quindi di individuare quelle che sono le zone del mondo più vulnerabili alle ondate di calore estremo, così da incentivare delle iniziative per prevenire almeno in parte i relativi danni.
Le premesse dello studio
Lo studio, condotto da un team di ricerca composto da Vikki Thompson, Dann Mitchell, Gabriele C. Hegerl, Matthew Collins, Nicholas J. Leach e Julia M. Slingo parte da un assunto tutto sommato semplice: dal momento in cui le ondate di calore estremo nei prossimi anni saranno inevitabili, può essere utile individuare le aree che risulteranno maggiormente colpite per mettere in campo delle attività tese a rendere questi fenomeni climatici meno pericolosi. A portare gli studiosi a lavorare su questo aspetto della ricerca sono state le ondate di calore che hanno investito gli Stati Uniti nell’estate del 2021. In quei mesi sono state registrate 100 morti correlate al calo estremo nello stato di Washington, e quasi 100 nello stato dell”Oregon. Come ha spiegato Dann Mitchell, «le alte temperature hanno colto impreparate tantissime persone» e quindi l’idea è stata «potremmo identificare preventivamente il rischio nelle varie regioni del mondo?».
Le aree del mondo più vulnerabili alle ondate di calore estremo
Per individuare le aree del mondo più vulnerabili alle ondate di calore estremo il team di ricercatori ha analizzato le temperature massime dei vari spot negli ultimi 60 anni, per poi utilizzare dei modelli statistici e modelli relativi ai cambiamenti climatici per capire quali saranno le zone che, con maggiore probabilità, avranno a che fare con temperature estreme nei prossimi anni. Stando ai ricercatori, le aree maggiormente esposte a temperature estreme sono localizzate in Asia, in Europa e in America Centrale. Le aree del mondo più vulnerabili alle ondate di calore estremo sarebbero specialmente quelle che, essendo particolarmente esposte a future temperature molte alte, non sono preparate ad affrontarle, per via di problemi socioeconomici già esistenti: l’attenzione in questi casi va soprattutto a paesi come Afghanistan, Papua New Guinea, Honduras e Guatemala.
I timori maggiori sono per quei paesi che non sono ancora stati esposti a temperature estreme negli anni passati, e che quindi potrebbero essere colti del tutto impreparati quando, nei prossimi anni, situazioni climatiche di questo tipo avranno luogo. Si parla per esempio di comunità che non avranno la possibilità di accendere dei sistemi di condizionamento dell’aria, che contano già oggi criticità nel sistema sanitario, e così via. A preoccupare è poi il fatto che le ondate di calore nei prossimi anni colpiranno tante aree estremamente popolate, come quelle di Pechino o dell’Europa centrale, rendendo molte grandi città roventi. Come ha spiegato Vikki Thompson, a capo di questo studio, «abbiamo individuato delle regioni che fino adesso sono state relativamente fortunate: alcune di queste stanno conoscendo una crescita rapida della popolazione, altre si trovano in paesi in via di sviluppo, altre ancora sono già oggi molto calde». «Dobbiamo chiederci» ha sottolineato Thompson «se le azioni in programma per contrastare questi episodi siano sufficienti».
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