Shoebill: alcune curiosità su questo animale
Lo shoebill, noto anche come uccello con la testa di balena o becco a scarpa, è un animale dall’aspetto molto bizzarro che ricorda altri uccelli presenti sul nostro pianeta. Scopriamo di più sullo shoebill, uno degli animali più misteriosi che si trovano in natura.
Shoebill: caratteristiche e habitat
Lo shoebill è un uccello molto particolare di grosse dimensioni che può essere facilmente riconosciuto per via della forma tipica del suo becco: il manto è tendente al blu-grigio e le zampe sono molto lunghe.
Oltre al suo aspetto caratteristico, lo shoebill cela numerose curiosità che non tutti conoscono e che rendono questo animale unico sul pianeta. Si tratta infatti di un uccello preistorico dalla testa molto grande che raramente si lascia avvicinare per via della sua indole schiva e misteriosa.
L’uccello dal becco a scarpa può raggiungere un’altezza di 140 cm ma in alcuni può anche superare un metro e mezzo mentre l’apertura alare può raggiungere ben 260 cm. Preferisce trascorrere la giornata sulle superfici e raramente si alza in volo, infatti quando vola non percorre lunghe distanze.
Il suo nome shoebill viene dato proprio per via del suo becco che è molto simile ad uno zoccolo di legno olandese in quanto può superare i 20 cm ed è caratterizzato da una punta ad uncino che permette al volatile di catturare i pesci con facilità e difendersi dall’attacco di coccodrilli.
Il peso dello shoebill può superare i 7 kg ed è un parente stretto del pellicano: a confermarlo sono proprio numerosi studi effettuati sul DNA di questa specie da cui è emerso che la famiglia del becco a scarpa si avvicina molto a quella dei pellicani.
Lo shoebill è originario dei territori dell’Africa ma è possibile trovare alcuni esemplari anche in Uganda, Tanzania e Congo in prossimità delle paludi.
Le zampe del becco a scarpa sono dello stesso colore delle piume ed essendo particolarmente larghe e lunghe permettono agli esemplari di muoversi con facilità tra la vegetazione e le paludi.
Viste le sue dimensioni notevoli, lo shoebill è uno degli uccelli con il becco più grande del mondo, inoltre è dotato di una forte resistenza e con la punta del becco è in grado di uccidere anche i coccodrilli di piccole dimensioni.
Alcune curiosità sullo shoebill, l’uccello dal becco a scarpa
Una caratteristica tipica di questo volatile è il modo di muoversi lento ed attento tra le paludi con il becco rivolto verso il basso al fine di catturare in pochi attimi la sua preda.
Non si tratta di una specie gregaria, quindi non migra e in presenza di altri esemplari tende a pescare allontanandosi di circa 20 metri per avvistare e catturare i pesci in tranquillità.
Lo shoebill è noto per la sua indole diffidente, pertanto non è considerato un animale particolarmente socievole a primo impatto. Anche la struttura corporea robusta e il becco appuntito di grandi dimensioni lo rendono una creatura piuttosto temuta e misteriosa che può vivere fino a 35 anni.
L’uccello dal becco a scarpa è quindi un animale molto solitario, che non ama socializzare con i suoi simili ed è solito trascorrere le sue giornate in tranquillità tra le acque basse delle paludi e la fitta vegetazione. Inoltre predilige la notte, momento in cui si aggira tra le paludi per pescare mentre durante il giorno è poco attivo e tende a rimanere riparato tra la vegetazione onde evitare di essere avvistato dai predatori.
Il verso dello shoebill è un’altra peculiarità di questo animale in quanto è molto simile al rumore di una mitragliatrice: tuttavia può trascorrere molti giorni senza produrre un suono ma quando lo fa è anche possibile sentirlo da lunghe distanze. La dieta è composta principalmente dai pesci ma in alcuni casi è anche solito catturare le tartarughe in quanto con il suo becco appuntito è in grado di rompere il loro guscio.
Dall’aspetto maestoso ed elegante, lo shoebill è sempre molto attento a ciò che accade intorno e può trascorrere anche molte ore senza compiere un movimento, soprattutto quando caccia. Quando si alza in volo invece è solito sbattere le ali molto lentamente portando la testa all’indietro al fine di migliorare l’equilibrio. Non a caso infatti è considerato uno dei volatili dal battito di ali più lento in assoluto tra tutte le specie presenti sul pianeta.
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