Fieno greco: proprietà e usi
Il fieno greco è una pianta originaria dell’Asia, fa parte della famiglia delle Leguminose e il suo nome scientifico è Trigonella foenum-graecum.
Caratteristiche estetiche
Si tratta di un’erba annuale capace di raggiungere i cinquanta centimetri d’altezza provvista di foglie alterne, trifogliate e picciolate.
I fiori presentano invece una colorazione chiara e contengono una decina di semi.
Fieno greco parti utilizzate
Del fieno greco vengono prima di tutto utilizzati i semi, caratterizzati da un odore sgradevole e da numerose sostanze volatili.
Essi si rivelano molto utili per ottenere farina e olio per realizzare numerosi prodotti.
I germogli teneri e le foglie, fresche oppure essiccate, possono essere anche consumati a scopo alimentare.
Componenti chimici
Gli elementi chimici che compongono il fieno greco sono:
– mucillagini;
– saponine steroidee;
– flavonoidi;
– proteine;
– vitamine;
– fibre;
– steroli;
– oli essenziali;
– polisaccaridi;
– sali minerali;
– alcaloidi, tra cui la trigonellina.
Proprietà erboristiche del fieno greco
Nel campo erboristico, questa pianta viene sfruttato per contrastare i parassiti dell’intestino oppure come galattologo (favorisce la lattazione) e epatoprotettore.
Esso è inoltre apprezzato e conosciuto come anabolizzante, ipoglicemizzante, ipolipidemizzante, antiulcera, antianemico e ricostituente.
La farina di fieno greco viene poi utilizzata per combattere la pelle grassa, impura, con foruncoli, smagliature e rughe.
Attività biologiche
Il fieno greco ha notevoli capacità per combattere sia le infiammazioni cutanee, sia la perdita d’appetito.
Tali attività sono da attribuire alla presenza di elevate percentuali di mucillagini all’interno dei semi di questa pianta.
Per quanto riguarda invece l’inappetenza, si consiglia di assumere due grammi di droga tre volte al giorno, appena prima di iniziare i pasti principali.
Fieno greco contro le infiammazioni cutanee
Se si desidera impiegare il fieno greco per contrastare le infiammazioni cutanee come ulcere, eczemi e dermatiti occorre utilizzarlo esternamente tramite apposite creme e cataplasmi da applicare sulle zone interessate.
Prima di procedere alla cura con questa pianta, si raccomanda di consultare il proprio medico e di evitare pericolosi rimedi fai da te.
Controindicazioni e interazioni farmacologiche
Non utilizzare alcun prodotto a base di fieno greco durante la gravidanza, in quanto aumenta la contrattilità dell’utero.
Parlando invece delle interazioni con i farmaci, possono manifestarsi i seguenti episodi:
– contrasti con terapie anticoagulanti e ormonali;
– sommazione di effetti con degli ipoglicemizzanti orali;
– riduzione dell’assorbimento dei medicinale da assumere per via orale.
Si sconsiglia inoltre l’uso alle persone allergiche oppure intolleranti ai principi attivi della pianta.
Tutti i benefici
Visto che è un eccezionale ricostituente, il fieno greco è perfetto durante una convalescenza per recuperare rapidamente le energie in caso di dimagrimento eccessivo e perdita della massa muscolare.
Inoltre, grazie all’alto contenuto di calcio e Vitamina D, questa droga favorisce la mineralizzazione delle ossa e aiuta in maniera efficace quando si verificano fratture e per combattere l’osteoporosi.
Modalità d’uso del fieno greco
È possibile assumere il fieno greco sotto forma di tintura madre, tisana oppure estratti fluidi.
La tintura madre deve essere somministrata diluendo trenta gocce in acqua da una a tre volte al giorno.
Le tisane devono essere preparate tramite infusione in acqua bollente e, dato che il sapore potrebbe non essere gradito, si consiglia di dolcificarle con stevia oppure miele.
Queste bevande, oltre a essere assunte in modo tradizionale, sono perfette da utilizzare per effettuare impacchi, gargarismi e risciacqui della pelle.
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