Abbinare fotovoltaico e sistema di accumulo: perché e come

Il grande incremento dei costi energetici che il nostro paese ha conosciuto negli ultimi mesi ha dato una nuova spinta al settore delle risorse rinnovabili. Lì dove non sono arrivati tutti i ragionamenti relativi alla sostenibilità che queste nuove tecnologie possono garantire, sono arrivati infatti gli ovvi vantaggi a livello economico. Installare un impianto fotovoltaico permette a qualsiasi tipo di utenza – dalla casa privata alla fabbrica, dal centro commerciale all’ospedale – di produrre in autonomia dell’energia pulita e pronta all’uso, e di gran lunga più economica rispetto a quella proveniente dalla rete pubblica. Senza dubbio i pannelli fotovoltaici sono, nella maggior parte dei casi, la scelta più ovvia verso la quale dirigersi. Non bisogna però dimenticare che la produzione di elettricità da parte di un impianto di questo tipo non può che essere discontinua, con i pannelli che non generano alcuna energia durante la notte, e che possono fare ben poco durante le ore o le giornate nuvolose. Per questo motivo ha molto senso abbinare fotovoltaico e sistema di accumulo.

Un impianto fotovoltaico senza sistema di accumulo

Come funziona il classico impianto fotovoltaico senza un sistema di accumulo? In realtà è molto semplice. Nel momento in cui l’energia prodotta a partire dai pannelli fotovoltaici non viene utilizzata – per esempio nel pieno del pomeriggio, quando la casa è vuota – l’energia superflua viene ceduta alla rete, con un guadagno effettivamente basso. Quando invece lo stessa abitazione richiede più energia di quella che l’impianto fotovoltaico sta producendo, questa viene prelevata dalla rete pubblica. Il famoso scambio sul posto, quindi, si compone di cessione alla rete e in prelievo dalla rete, in base alle esigenze specifiche. Abbinare fotovoltaico e sistema di accumulo vuol dire abbandonare – o limitare al massimo – lo scambio sul posto.

Come funziona un sistema di storage per pannelli fotovoltaici?

Com è noto, acquistare energia elettrica dalla rete costa parecchio, laddove invece cedere energia elettrica alla rete viene ricompensato con valori estremamente bassi. Il sistema di accumulo permette di eliminare queste operazioni svantaggiose, andando a stoccare l’energia in eccesso prodotta dall’impianto fotovoltaico per poi renderla disponibile al momento del bisogno, senza quindi andare a dover prelevare elettricità costosa della rete.
Il sistema di accumulo è composto, in estrema sintesi, da una o più batterie: si parla tendenzialmente di unità di storage composte da litio, ferro e fosfato. Questi sistemi sono in grado, in modo del tutto automatico, di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso e di rilasciarla al momento del bisogno nella rete privata.

Abbinare fotovoltaico e sistema di accumulo: gli incentivi

Di certo né l’impianto fotovoltaico né il parallelo sistema di accumulo possono dirsi economici. Ma vanno sottolineate due cose. Prima di tutto, il prezzo di acquisto e di installazione dei pannelli fotovoltaici e delle unità di storage può essere ammortizzato nel tempo, non dovendo più pagare bollette salate. In secondo luogo, è bene ricordare che esistono dei generosi incentivi per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Sia le opere per l’installazione di un impianto fotovoltaico che quelle per l’implementazione di un sistema di accumulo possono infatti essere agevolate attraverso il superbonus del 110%. Più nello specifico, è prevista una spesa massima detraibile di 48.000 euro per l’impianto fotovoltaico e di altri 48.000 euro per il sistema di accumulo dell’energia. Chi non può accedere al superbonus – l’installazione del fotovoltaico è infatti un intervento trainato, non trainante – può comunque godere della detrazione del 50% prevista dal bonus ristrutturazioni.

Non ci sono dubbi: abbinare fotovoltaico e sistema di accumulo permette di avere a disposizione un generatore di energia rinnovabile non solo efficace, ma anche smart, che permette effettivamente di sfruttare al meglio l’energia solare.