Capibara: come vive il roditore delle foresta del Sud America
Il capibara è un animale appartenente alla classe dei roditori, originario del Sud America. Tra le zone che preferisce ci sono savane e foreste, amando vivere in particolar modo a ridosso di fiumi, laghi e specchi d’acqua in generale. Si tratta di un animale altamente sociale, che vive in gruppi di circa 10-20 esemplari, anche se sono stati individuati anche gruppi molto più ampi che contano anche oltre 100 individui. Nonostante venga cacciato per le sue carni, per la pelle e per il grasso della sua pelle, il capibara fortunatamente non è una specie minacciata dall’estinzione. Infine, grazie al suo carattere docile, il capibara è stato spesso catturato per essere addomesticato e allevato.
Le caratteristiche
Il capibara ha una struttura corporea massiccia e tozza che ricorda la forma di una botte. La testa è piccola e corta, mentre la pelliccia è di colore marrone o rossastro nella parte superiore del corpo, diventando più chiara, invece, nella parte inferiore. Sulla superficie corporea si trovano le ghiandole sudoripare, mentre l’animale, a differenza di altri roditori, non possiede sotto-pelo. Il suo pelo di guardia, quello più esterno è poco diverso da quello superiore. I capibara adulti possono pesare fino a 66 chili, con le femmine leggermente più pesanti rispetto ai maschi. Le zampe sono semi-palmate e corte, anche se quelle posteriori sono un poco più lunghe di quelle anteriori. La struttura degli arti è necessaria per permettere al capibara di nuotare liberamente negli specchi d’acqua nei quali vive. Il muso è smussato, mentre in bocca il labbro superiore è caratterizzato da incisivi pronunciati. Narici, orecchie e occhi si trovano sulla parte più alta della testa, in maniera tale che il capibara possa rimanere quasi del tutto immerso nell’acqua, al riparo dai predatori ma al tempo stesso attento e vigile verso quello che c’è intorno.
Cosa mangiano i capibara
Come gran parte dei roditori, anche i capibara sono prevalentemente erbivori, mangiando soprattutto erbe e piante acquatiche ma senza disdegnare anche frutti e cortecce. Raramente mangiano anche del pesce ma di base si tratta di erbivori piuttosto selettivi, preferendo nutrirsi di un solo tipo di pianta, ignorando tutte le altre. Durante la stagione secca, tuttavia, ampliano la loro dieta con altri vegetali poiché vi è una scarsa disponibilità di vegetazione fresca. Nel periodo delle piogge, invece, amano magiare l’erba. Il cibo viene masticato macinando avanti e indietro e non lateralmente. Il capibara è una specie autocoprofaga e quindi talvolta si nutre delle sue stesse feci perché sono fonte di batteri intestinali utili a digerire la cellulosa delle piante ed estrarre proteine e vitamine dal cibo ingerito. I denti anteriori crescono continuamente come avviene solitamente con i roditori. Il motivo di questa crescita continua è dovuto alla compensazione dell’usura che consegue dal consumo continuo di piante e vegetali. La vita media dei capibara è di circa 8-10 anni anche se in natura difficilmente riescono a raggiungere il traguardo, divenendo preda di altri animali come i puma, le aquile, i caimani o l’anaconda verde, particolarmente ghiotta di questo roditore.
Il comportamento dei capibara
I capibara usano l’olfatto per nascondersi dai predatori sfruttando l’acqua. Hanno un carattere mite e tranquillo per cui trascorrono gran parte del tempo a sorvegliare la zona dall’acqua oppure a rotolarsi nei pressi di pozze di fango per poter proteggere la pelle dal sole. Tendenzialmente sono animali che vivono di giorno, mentre a contatto con l’uomo preferiscono muoversi durante la notte.
Le femmine partoriscono da 4 a 8 cuccioli ogni volta e l’allattamento avviene in posizione seduta. I piccoli seguono la mamma praticamente da subito, mentre impiegano parecchi mesi per diventare finalmente indipendenti. La maturità sessuale viene raggiunta intorno al quindicesimo mese. Vivendo in gruppi, i capibara sfruttano questo per riprodursi, ripararsi e proteggersi da eventuali attacchi dei predatori.
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