Sri Lanka: ripensare le rotte navali per salvare le balenottere azzurre
La balenottera azzurra è, come noto, il più grande mammifero mai vissuto sulla terra. Parliamo infatti di un animale che può raggiungere le 150 tonnellate di peso e i 30 metri di lunghezza, e che con questa enorme stazza nuota tendenzialmente nelle acque del Pacifico Meridionale, ricche di cibo. Non stupisce che questo animale desti parecchia fascinazione; anche per questo c’è stata una certa curiosità intorno al lavoro di un gruppo di ricercatori che avrebbero trovato, a partire dal 2008, una comunità di balenottere azzurre per molti versi differenti da quelle comunemente conosciute. Si parla infatti di enormi mammiferi che vivono stanzialmente nelle acque a sud dello Sri Lanka, e che a differenza delle colleghe non migrano, comunicano con quello che sembrerebbe un dialetto diverso e si cibano quasi esclusivamente di piccoli gamberetti. A mettere in serio pericolo questa inaspettata comunità di balene sarebbe però una rotta navale che passa nel bel mezzo del loro habitat, esponendo i cetacei a enormi rischi. Per questo motivo un gruppo di ambientalisti sta spingendo verso un cambio delle rotte navali, per salvare le balenottere azzurre.
Le balene e gli scontri con le navi
Purtroppo gli scontri tra navi e balene non sono per nulla rari. Come affermava uno studio di qualche anno fa del WWF, oltre il 20% delle balene trovate morte nel Mediterraneo è stato vittima di uno scontro con una nave. Stando ai dati del National Marine Fisheries Service, tra il 1970 e il 2009 il 44% delle balene è morto a causa di collisioni; ci sarebbero inoltre molti incidenti non fatali, che vanno a incidere sul tasso di natalità. Nel caso delle balenottere azzurre che nuotano a largo dello Sri Lanka non si hanno dati certi sul numero di collisioni avvenute; quel che è certo è che negli ultimi anni sono state individuate diverse carcasse di cetacei morti in conseguenza a collisioni con navi. Come ha spiegato Asha de Vos, una biologa marina che da oltre 10 anni lotta per il cambio di rotta navale, «il rischio è che ci siano tante più vittime rispetto a quelle che vengono effettivamente riportate. La balenottera azzurra è il più grande animale del pianeta, queste in particolare sono lunghe circa 22 metri, ma non sono nulla contro a dei cargo lunghi 300 metri».
Cambiare le rotte navali per salvare le balenottere azzurre
La prima richiesta di cambiare la rotta navale per salvare le balenottere azzurre che vivono poco a sud dello Sri Lanka è stata avanzata nel 2008 dalla stessa Asha de Vos. Altre richieste sono state avanzate anche negli anni successivi, senza però avere esito positivo. Ogni giorno questa comunità di cetacei è esposta al rischio costituito dal passaggio di circa 200 navi, alcune, di dimensioni colossali. Come è noto, del resto, il traffico navale negli ultimi decenni è aumentato costantemente: tra il 1992 e il 2013 sarebbe infatti incrementato del 300%. Ma quella che viene richiesta da Asha de Vos e dalle associazioni ambientaliste che la appoggiano non è la cancellazione della rotta navale, la quale commercialmente ed economicamente sarebbe impossibile. Quello che viene richiesto è solo un trasferimento minimo della rotta, pari a 15 miglia marine, una distanza insignificante per dei cargo che attraversano interi oceani. Questo spostamento potrebbe peraltro creare vantaggi sia per la crescente industria dell’osservazione delle balene dello Sri Lanka, sia per i pescatori locali, che sono stati spodestati dall’area proprio per il passaggio dei cargo.
Esistono peraltro dei precedenti. Già nel 2007, per esempio, una rotta navale era stata spostata a largo delle coste del Massachusetts, riducendo così il rischio di scontri con le balene dell’81%.
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