Stop ad auto benzina, diesel e ibride nel 2035
Nel 2020 il 10% di auto vendute nell’Unione Europea è stato elettrico. In Italia, invece, si è parlato del 4%. E questo ovviamente si riflette sulla percentuale di veicoli elettrici nel parco circolante italiano: si parla dell’appena 0,25%, di contro al più incoraggiante 1,07% europeo. I numeri, generalmente, sono bassi ovunque, e proprio per questo motivo la Commissione Europea, lo scorso 14 luglio, ha presentato a Bruxelles il pacchetto clima ‘Fit for 55’, nel quale tra le altre cose è stata inserita la misura speciale relativa al divieto di vendita di automobili che emettono anidride carbonica, a partire dal 2035. Come ha spiegato in quei giorni la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, «oggi presentiamo una strategia con la quale raggiungere i nostro obiettivi climatici, che non sono solo un impegno politico, sono ormai un obbligo giuridico». Tra 14 anni, quindi, il mondo dell’automotive è destinato a cambiare diametralmente, grazie all’adesione dei Paesi dell’Unione. L’Italia, per esempio, ha annunciato il 10 dicembre la propria scelta di seguire la misura ambientale di Bruxelles per lo stop di auto benzina, diesel e ibride entro il 2035.
Stop ad auto benzina, diesel e ibride nel 2035
In Italia come altrove nell’Unione Europea, quindi, a partire dal 2035 non potranno più essere vendute automobili che emettono anidride carbonica durante il moto. Questo significa dunque che non potranno più essere vendute né auto a benzina, né auto a gasolio. Ma attenzione: saranno messe al bando anche le nuove auto ibride, le quali, per loro stessa natura, sotto il cofano nascondono anche un motore termico. A definire l’adesione dell’Italia è stato il Cite, ovvero il Comitato interministeriale per la Transizione ecologica, alla presenza dei ministri della Transizione ecologica Roberto Cingolani, delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Enrico Giovannini e dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Il vertice, nello specifico, ha definito lo stop ad auto benzina, diesel e ibride entro il 2035, laddove invece ci sarà tempo fino al 2040 per la vendita di furgoni e di mezzi di trasporto commerciali leggeri inquinanti.
Cosa comporta questa decisione
Cosa comporta dare lo stop alla vendita di auto benzina, diesel e ibride nel 2035? Come ha spiegato Cingolani, per seguire tale percorso «occorre mettere in campo tutte le soluzioni funzionali alla decarbonizzazione dei trasporti in una logica di neutralità tecnologica valorizzando, pertanto, non solo i veicoli elettrici ma anche le potenzialità dell’idrogeno, nonché riconoscendo il ruolo imprescindibile dei biocarburanti, in cui l’Italia sta costruendo una filiera domestica all’avanguardia». Non si parla dunque unicamente di automobili elettriche, ma è certo che queste faranno la parte del leone. Diventerà quindi sempre più importante dotare l’infrastruttura stradale delle necessarie stazioni di ricarica, così da garantire a tutti gli automobilisti la sicurezza di poter viaggiare senza il rischio di restare a secco, o di dover fare importanti deviazioni per effettuare ricariche.
Stop alle auto a carburante, cosa ne pensano i produttori
Sono pronti i produttori di automobili a conformarsi alle regole europee? A fine novembre l’Acea, ovvero l’associazione dei costruttori europei, ha chiesto di spostare la decisione effettiva relativa allo stop di auto a benzina, diesel e ibride al 2028, così da avere una fotografia più chiara della situazione europea per quanto riguarda le stazioni di ricarica. Va però detto che c’è anche chi si dice pronto: il riferimento è a John Elkann, presidente di Stellantis, la società multinazionale che controlla la produzione di 14 diversi marchi automobilistici (da Fiat a Chrysler, passando per Dodge e Peugeot). Elkann ha infatti spiegato che «nei prossimi cinque anni a sostegno della strategia di elettrificazione dei suoi modelli, il Gruppo spenderà 30 miliardi di euro. Se guardiamo all’Europa, nel giro di 10 anni, il 70% delle auto Stellantis vendute in Europa sarà ibrida plug-in o elettrica pura. Già oggi il numero di modelli a basso impatto ambientale che offriamo ai nostri clienti è cresciuto a 29 e la Nuova Fiat 500 full electric, bella almeno quanto sofisticata dal punto di vista tecnologico, è la best seller elettrica in nove mercati nazionali».
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