Come comportarsi davanti a una scolopendra
Incontrare la scolopendra non è poi così raro, specialmente se ci si trova a l’Aquila e dintorni.
La scolopendra, conosciuta anche con il nome di millepiedi velenoso, è un artropode particolarmente diffuso nell’aquilano ed è famosa per il suo potenziale mortale.
Il genere più comune ed esteso è quello della scolopendra cingolata, che raggiunge dimensioni ragguardevoli, quasi 20 cm di lunghezza e 1,5 cm di larghezza.
Riconoscere una scolopendra non è difficile, poiché la sua livrea è di un colore rossastro e, sulla parte del capo, spiccano due grandi antenne a forbice.
Inoltre, ai lati del corpo figurano 21 zampette prensili.
Cosa fare, dunque, se ci si trova a contatto con una scolopendra? Innanzitutto, non bisogna farsi prendere dal panico, perché seguendo alcuni consigli pratici sarà possibile uscire indenni da questo incontro, per trarne un’utile esperienza per il futuro.
L’habitat naturale della scolopendra e le sue abitudini
Per quanto riguarda i luoghi prediletti dalla scolopendra, vanno menzionati i terreni ombrosi e il sottobosco. Ecco perché il millepiedi velenoso è presente in misura massiccia nell’aquilano, ricco di territori caratterizzati da questo microclima.
La scolopendra uccide le sue prede, larve e insetti di piccole dimensioni, annientandole con il suo veleno, che risulta pericoloso anche per l’essere umano, con la comparsa di rossori e pruriti, ma anche sintomi più estesi in soggetti allergici e nei bambini.
Chi possiede un giardino, specie di grandi dimensioni, potrebbe trovarsi facilmente a contatto con una scolopendra, nascosta sotto i vasi oppure nelle crepe della muratura.
Cosa fare in presenza di una scolopendra
Soprattutto in inverno, la scolopendra si sposta dai luoghi più freddi e, per tale motivo, le probabilità di trovarne una in casa potrebbero aumentare sensibilmente.
Trovare uno o più esemplari di millepiedi velenoso, in cantina oppure sul retro dei mobili, soprattutto in legno, o peggio in mezzo agli indumenti, causa un grande spavento.
Se si verifica tale eventualità, uno dei consigli è quello di non uccidere la scolopendra o di cercare di catturarla.
Infatti, se aggredito, il millepiedi velenoso diventa particolarmente aggressivo e può avere una reazione simile a quella del ragno violino, il quale morde il malcapitato provocando rossori, gonfiore e prurito.
L’azione migliore da intraprendere, quando ci si trova nello stesso ambiente di una scolopendra, è cercare di agevolarne la via di fuga.
Nella situazione peggiore, rappresentata da una vera e propria infestazione di scolopendre, il consiglio è quello di rivolgersi a un’impresa specializzata.
Il morso: sintomi e rimedi
Anche se il morso della scolopendra cingolata non è mortale per l’uomo, non si tratta di una bella esperienza.
Per i mammiferi di piccole dimensioni o per gli uccellini, invece, il morso di questo animale può rivelarsi letale.
In tutti i casi, gli effetti del veleno della scolopendra includono un dolore piuttosto esteso e acuto, a causa delle proprietà emolitiche del veleno stesso.
Il termine emolitico si riferisce a un’azione di separazione e dissoluzione dei globuli rossi.
Quando sono stati riferiti casi di morso di scolopendra presente nel letto o negli abiti, i pazienti hanno dichiarato di avvertire un dolore molto acuto, mentre soggetti allergici hanno riscontrato un’infiammazione accentuata.
In realtà, i sintomi sono diversificati in funzione di età, sesso e patologie pregresse, benché una linea comune sia riscontrabile in rossori, pruriti e rush cutanei.
Una particolarità curiosa è data dal fatto che, in base alle statistiche relative ai morsi di scolopendra, gli effetti siano tendenzialmente più marcati in estate rispetto a quelli invernali, probabilmente a causa della ridotta attività di questo animale durante le stagioni fredde.
Nel caso in cui si venisse morsi da una scolopendra, è necessario intervenire tempestivamente con farmaci a base di cortisone, che possono essere somministrati per via orale, oppure a uso topico.
Se la reazione risulta più grave, la cosa migliore da fare è recarsi al più vicino Pronto Soccorso, in modo che il personale medico dell’ospedale possa effettuare un’attenta valutazione e prescrivere un’adeguata terapia in tempi rapidi.
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