Libellula: come riconoscere le diverse tipologie
La libellula appartiene all’ordine degli Odonati ed è un vero e proprio predatore, a dire il vero il più letale in assoluto esistente in natura; secondo la Scienza il cervello dell’insetto è particolarmente complesso e tutt’ora non è facile spiegare tutte le connessioni neurali che lo interessano.
Riconoscere una libellula è tutto sommato semplice, in quanto si presenta con un corpo lungo e appariscente, suddiviso in ben 11 segmenti; le zampe sono presenti solo nella parte anteriore e vengono usate dall’insetto solo per appoggiarsi di volo in volo. molto raramente per muoversi sulla terra. Le sue ali si fanno notare per la loro estensione; sono 4 e rendono la libellula inconfondibile, mentre l’insetto ostenta in generale grandi dimensioni e un peso considerevole, un aspetto che si può constatare quando capita di urtarle.
Riconoscere le varie specie di libellula è invece più complesso; vediamo insieme come distinguerle e quali sono quelle esistenti attualmente in natura.
La libellula: i sottordini
Le libellule sono dunque appartenenti all’ordine degli Odonati, che include una serie di insetti che sono legati al mondo acquatico e vivono prevalentemente presso gli stagni e le zone paludose; tuttavia si dividono in 2 sottordini principali che sono gli Zigotteri e gli Anisotteri.
Gli Zigotteri hanno la peculiarità di avere gli occhi ben separati fra loro, mentre le ali anteriori sono molto simili a quelle posteriori; gli Anisotteri presentano invece ali differenti e gli occhi sono uniti, tanto da sembrare un piccolo caschetto. Inoltre, gli Zigotteri appaiono più piccoli degli Anisotteri e sono molto più lenti nel volo, oltre che meno potenti.
Le specie di libellula sono molte di più e possiamo distinguerne almeno 9; vediamo insieme quali sono.
La libellula: le specie
Cominciamo dalle Calopterygidae, libellule coloratissime e dai riflessi metallici; le tinte che appaiono più frequentemente sono il blu e il viola per i maschi, il verde e il bronzo per le femmine; il loro volo è soave e simile a quello delle farfalle, mentre le ali sono colorate come il corpo, tanto da far sembrare questi insetti dei fiori… in movimento.
Le Lestidae sono piccole e di colore verde metallizzato; il dorso è invece brunito. Questa specie vive presso le acque particolarmente ferme e consiste nell’unica libellula in grado di superare l’inverno; in particolare, la Lestes Sponsa è splendente e aggiunge al verde alcuni riflessi azzurri all’altezza dell’addome.
Le Platycnemidae si distinguono per i loro occhi molto distanziati fra loro e per le zampe a “tibie dilatate”; la loro colorazione varia dal bianco al celeste, mentre la dorsale, nera, appare come una serie di punti molto scuri. Questa specie tollera molto l’inquinamento organico e ama vivere nelle zone ricche di acqua paludosa o stagnante.
Le Coenagrionidae sono chiare e sfoggiano disegni neri sull’addome; tuttavia, si tratta di una specie complessa e ricca di sottospecie caratterizzate da molte tinte differenti. Alcuni esemplari sono rossi, altri azzurri oppure ancora blu; il loro segno distintivo restano i disegni neri, talvolta semplici punti, altre volte tratti più lunghi e complessi.
Le Aeshnidae sono generalmente brune con macchie gialle e il loro habitat ideale consiste nelle zone prossime all’acqua corrente; le dimensioni di questa specie di libellula sono fra le più grandi in assoluto, mentre non mancano esemplari più variopinti come Anax parthenope, che sfoggia riflessi viola e celesti.
Le Gomphidae hanno una colorazione giallo nera che può farle confondere a prima vista con api e vespe; è una delle specie più comuni e si fa notare un pò ovunque, sia presso l’acqua corrente che in prossimtà delle paludi. Un particolare distintivo delle Gomphidae consiste nella terminazione del corpo, che presenta una sorta di tenaglia (nulla di pericoloso).
Le Cordulegastridae sono anch’esse di colore prevalentemente giallo-nero e le loro dimensioni non passano inosservate; il loro habitat ideale si trova in prossimità di fontanili, torrenti e più in generale delle acque correnti.
Le Corduliidae si fanno notare per la loro considerevole velocità durante il volo, mentre il colore è verde-blu e sfoggia riflessi metallici; si tratta di una specie rara e in via d’estinzione a causa delle sue difficoltà di adattamento al territorio.
Chiudiamo con le Libellulidae che si fanno riconoscere per via del loro aspetto particolarmente tozzo; la Libellula Fulva presenta inconfondibili macchie nere sulla terminazione delle ali, così come la Orthetrum albistylum Selys, mentre la Orthetrum albistylum Brullé si presenta addirittura con una colorazione rosso cardinale.
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