Faina: come si comporta il predatore più astuto
La maggior parte degli animali che popola il bosco vive di notte e, quindi, per gli esseri umani è difficile scoprire cosa accade in questo microcosmo.
Grazie a strumentazioni di ultima generazione, che includono le fototrappole, è possibile osservare, come spettatori fuori campo, le attività degli abitanti della boscaglia, in particolare i più misteriosi e sfuggenti.
Tra gli animali più complessi da individuare rientra la faina, predatore noto per la sua astuzia.
Appartenente alla categoria dei mustelidi, la faina è caratterizzata da un corpo esile e allungato, pelo folto, soprattutto sulla coda lunghissima, e zampette corte.
Grazie alle telecamere nascoste nel bosco, oggi è possibile conoscere qualche informazione in più su questo animale e vedere come come si comporta uno dei predatori più astuti e voraci.
Un carnivoro dalla fame insaziabile
Il corpo di piccole dimensioni difficilmente farebbe immaginare che la faina, predatore carnivoro dal pelo grigiastro, sia un animale così sanguinario.
Chi possiede animali da esterno e vive in zone lontane dai centri urbani, invece, sa bene che la faina risulta molto pericolosa.
L’abilità che questo predatore dimostra nello scavalcare, con un’agilità impensabile per le sue zampe, steccati e recinzioni, è stupefacente.
Una delle particolarità che contraddistinguono l’azione della faina è riscontrabile nella sua irresistibile voracità, la quale va ben al di là di ciò che l’animale è in grado di mangiare.
La condizione di sovraeccitazione che pervade la faina, quando si trova a contatto con prede impossibilitate a difendersi o scappare, rende la sua razzia inarrestabile e particolarmente cruenta.
La tradizione popolare ha soprannominato le visite indesiderate, da parte delle faine, come stragi nei pollai, considerando il numero elevatissimo di vittime, a opera anche solo di un esemplare di questo predatore.
È opportuno precisare, tuttavia, che la fame insaziabile è una prerogativa di tutti i predatori. La faina, dunque, suscita più fascino di altri carnivori perché la sua azione risulta nascosta e difficile da rintracciare.
Ciò che molti forse non sanno, invece, è che la faina è completamente innocua per l’essere umano.
Rintracciare una faina: un lavoro da esperti
Approfittando del buio e dei mezzi tecnologici a disposizione, alcuni ricercatori hanno nascosto diverse fototrappole nella folta vegetazione di una zona boschiva, per osservare la faina in azione.
Innanzitutto, è necessaria particolare abilità per la selezione del luogo adatto in cui posizionare le fototrappole, che devono essere dotate di telecamere HD, in grado di riprodurre i movimenti dell’animale in modo fedele, soprattutto di notte.
Per rintracciare le faine in azione, inoltre, serve un po’ di fortuna, anche se questo fattore non sostituisce l’indagine “scientifica”.
I posti più adatti a ospitare le fototrappole sono anfratti ubicati vicino ai corsi d’acqua, possibilmente in mezzo a numerosi tronchi e rocce.
Allo stesso tempo, non è opportuno allontanarsi eccessivamente dai centri abitati, perché si tratta di riserve di cibo preziosissime per le faine.
Un ultimo fattore che incide sulla difficoltà di riprendere la faina in azione è determinato dalla sua somiglianza con altre specie animali, in particolare la martora.
Quest’ultima, infatti, risulta simile alla faina, sia per la forma allungata del corpo, sia per i comportamenti.
I segni distintivi che differenziano i due animali riguardano il naso, che nella faina è rosa e nella martora è di colore nero, e una macchia in corrispondenza della gola: nella faina è bianca, nella martora giallo tendente all’arancione.
Una volta identificata la faina, osservare le immagini che riproducono il predatore in azione è sconvolgente.
I movimenti del mammifero sono veloci, lucidi e repentini. La faina sembra stabilire con esattezza quando agire e attaccare le prede.
Nonostante la faina prediliga la terra per ricercare le sue vittime, questa non disdegna tuttavia le grandi altezze, poiché si dimostra anche un’arrampicatrice provetta.La faina non demorde nemmeno di fronte alle prede più grandi, tra cui ratti e fagiani. Con queste specie animali, il predatore è molto paziente, mettendo in atto appostamenti che durano anche diverse ore.
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo