Raganella: caratteristiche della razza italiana
Caratteristiche della Raganella Italiana
Le raganelle sono animali comuni in molte parti del mondo. La Raganella Italiana si trova principalmente nel nostro Paese, in Svizzera e in alcune aree della Slovenia. Questo anfibio molto particolare si trova anche in Sicilia, ma non in Sardegna. Qui e nell’arcipelago toscano è possibile trovare una specie molto simile, detta Raganella Sarda o Raganella Tirrenica. La Raganella Italiana vive sugli alberi e gli arbusti, nei canneti e nelle macchie di vegetazione vicine ai corsi d’acqua per quasi tutto l’anno. La varietà di raganella che vive in Italia è un animale estremamente piccolo: misura generalmente fra i 3 e i 5 centimetri e raramente può arrivare fino a 6. I maschi sono più piccoli delle femmine. Si riconosce per il suo dorso verde brillante, separato con una linea netta dal ventre biancastro. I maschi hanno una sacca vocale posta sotto la gola, che permette loro di gracidare e che possono gonfiare fino a diventare grande quasi quanto l’intero corpo. Grazie alle dimensioni della sacca, le raganelle si possono udire anche a centinaia di metri di distanza. Il gracidio serve principalmente ad attrarre le femmine durante la stagione degli amori, l’unica in cui le raganelle si spostano in acqua per deporre le uova. Una volta schiuse queste ultime i girini vivranno infatti in acqua, per poi effettuare la metamorfosi in raganella adulta nell’arco di 2 o 3 mesi. A differenza di altre raganelle di origine tropicale, la Raganella Italiana non è velenosa nè in nessun modo pericolosa per l’uomo. A lungo è stata considerata come una sottospecie della Raganella Europea (Hyla arborea), mentre oggi è riconosciuta come specie autonoma (Hyla intermedia).
Ciclo vitale e alimentazione
La Raganella Italiana, pur essendo un anfibio, trascorre molto poco tempo in acqua, nella sua vita adulta. Come tutte le rane, i rospi e le raganelle nasce sotto forma di girino e in questa fase si nutre di alghe. Una volta cresciuta e completata la sua metamorfosi però vive principalmente aggrappata ai rami degli arbusti o ai canneti, pur mantenendosi sempre vicina a stagni, laghetti e torrenti. Raramente scende nell’acqua, se non per la stagione degli amori e per deporre le uova, ed è in grado di vivere anche in zone relativamente aride o vicino a torrenti stagionali. Nella fase adulta la raganella si nutre di insetti, che cattura direttamente al volo. Nella dieta delle raganelle sono comprese falene, mosche, moscerini, zanzare e ragni. Sono animali molto voraci, che generalmente attaccano tutti i piccoli animali che avvistano. All’estremità delle zampe ha dei piccoli cuscinetti adesivi, una sorta di ventose che secernono una sostanza appiccicosa. In questo modo aderisce facilmente ai rami e si arrampica con grande destrezza.
Diffusione della Raganella Italiana
La Raganella Italiana non è un animale particolarmente difficile da avvistare, pur avendo abitudini principalmente notturne: vive anche in prossimità di zone residenziali e soprattutto agricole. Si tratta di una specie molto diffusa sia in pianura che sugli Appennini, soprattutto a basse altitudini. La sua diffusione è maggiore nell’Italia centrale. La raganella passa spesso inosservata durante il giorno, perchè rimane immobile sui rami e il suo colore verde le permette di mimetizzarsi nel fogliame o nell’erba alta. Di sera invece, quando la possibilità di essere notata dai predatori è minore, inizia a cacciare sfruttando la sua vista acutissima e la sua grande agilità. Non è un animale in via di estinzione, ma è protetta dalla Convenzione di Berna: è vietato catturarne, detenerne o venderne gli esemplari, oltre che distruggerne gli habitat. A differenza di altre specie, si è adattata bene all’antropizzazione e alla modifica dei suoi habitat dovuta alla presenza dell’uomo, anche se negli ultimi 30 anni la popolazione stimata di raganelle presenti in Italia si è fortemente ridotta.
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