Antico rinoceronte ritrovato in SIberia
I ghiacci della Siberia hanno recentemente restituito agli studiosi un esemplare di rinoceronte lanoso ottimamente conservato, risalente forse a 20.000 anni fa. Il fatto eccezionale è che il corpo è intatto per oltre l’80% e conserva ancora, congelati per millenni, tutti gli organi interni. Questo ci permette di comprendere molte cose su questo animale. L’ottimo stato di conservazione ci lascia anche intuire come è morto il giovane esemplare, forse di 3 o 4 anni. Il ritrovamento è recentissimo e gli studi sono ancora all’inizio, per cui per il momento ci si basa quasi esclusivamente su ipotesi e su osservazioni empiriche. Ad esempio, basandosi sul fatto che il sottopelo è molto corto e rado, gli esperti hanno supposto che il piccolo rinoceronte lanoso sia morto durante l’estate.
Lo straordinario rinoceronte lanoso siberiano
Il giovane rinoceronte è stato ritrovato nella stessa zona dove nel 2014 era stato rinvenuto un altro esemplare, un cucciolo di soli 7 mesi poi soprannominato Sasha e datato a 34.000 anni fa. Secondo quanto ricostruito finora il giovane esemplare ritrovato oggi si era separato dalla madre ed è morto forse per annegamento. Non è ancora stato determinato il sesso. Per diversi millenni (dai 50 ai 20, secondo le prime stime) il rinoceronte è stato intrappolato nel permafrost nei pressi di un fiume, nell’estremo Nord della Russia. Per il momento l’esemplare si trova ancora vicino al luogo del ritrovamento, ma presto verrà trasferito a Yakutsk, capitale dello Stato della Yakutia, per degli studi più approfonditi.
Chi è il rinoceronte lanoso
Il rinoceronte lanoso è un animale oggi estinto, vissuto nel Pliocene superiore e Pleistocene superiore, ovvero fra i 3,6 milioni e i 10.000 anni fa. Tutto quello che sappiamo su questa specie deriva dai numerosi ritrovamenti effettuati in Siberia, mentre abbiamo notizia delle sue interazioni con l’uomo grazie alle pitture rupestri. Questi animali erano erbivori: secondo uno studio effettuato sulle mascelle degli esemplari ritrovati si suppone che pascolassero e mangiassero principalmente erba e piccoli arbusti. I rinoceronti lanosi dovevano essere diffusi in tutta l’Europa e l’Asia. Probabilmente si spostarono spesso, nel corso dei millenni, soprattutto a causa delle glaciazioni e dei conseguenti cambiamenti climatici. L’esemplare più antico, datato a circa 3,6 milioni di anni fa, è stato ritrovato in Tibet, dimostrando che la specie viveva, almeno in origine, anche in zone molto a Sud, ma il maggior numero di reperti proviene dall’Ucraina e dalla Russia. L’animale ancora oggi esistente più simile al rinoceronte lanoso è probabilmente il rinoceronte di Sumatra.
Nascita ed estinzione
Questa specie era perfettamente adattata al proprio ambiente: le tundre gelate del periodo delle glaciazioni nel Pleistocene. Non sono ancora ben chiare le cause dell’estinzione di questa specie, avvenuta all’incirca 10.000 anni fa. Alcuni esemplari sono stati datati attorno all’8.000 a.C., ma questi risultati sono stati messi in dubbio da alcuni studiosi e non sono considerati definitivi. Fra le possibili cause dell’estinzione vi sono i cambiamenti climatici delle glaciazioni e dei periodi di riscaldamento fra una glaciazione e l’altra, la caccia massiva da parte degli uomini primitivi o un’epidemia. Probabilmente la specie è stata eliminata da un insieme di tutte queste cause: l’uomo può avere dato il colpo di grazia a una specie già in difficoltà per il cambiamento del proprio habitat o altri motivi. Molte altre specie animali adattate ai climi rigidi delle glaciazioni, come il mammut, si sono estinte dopo la fine di questo periodo, mentre altri animali perfettamente adattati al freddo, come le renne o i buoi muschiati, sono sopravvissuti fino ai giorni nostri nelle regioni nordiche, per cui i cambiamenti climatici non possono essere considerati l’unica ragione dell’estinzione della specie.
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