Cosa accadrebbe al pianeta se ci fosse un conflitto nucleare?
IPOTESI DI UNA GUERRA ATOMICA. Era il 1983 quando Carl Sagan e alcuni colleghi, in uno studio apparso sulla rivista Science, coniarono l’espressione di inverno nucleare, riferendosi ai devastanti effetti che lo scoppio di un’atomica avrebbe avuto sul pianeta. Recentemente quattro ricercatori americani usando modelli più aggiornati che studiano le variazioni del clima della Terra, sono arrivati alla medesima conclusione. Ipotizzando un conflitto tra India e Pakistan, due paesi i cui armamenti sono relativamente deboli rispetto a quelli delle super potenze, e supponendo che durante questa guerra fossero usati da entrambi 50 testate nucleari (uguali a quelle di Hiroshima) pari a 15 chilotoni, la temperatura planetaria si abbasserebbe di 3 gradi.
CARESTIA E PERICOLO RADIAZIONI. L’abbassamento anche di pochi gradi della temperatura terrestre comporterebbe una riduzione delle piogge del 9% e, anche dopo 26 anni dalla fine del conflitto, la situazione non si sarebbe ancora normalizzata. Ciò significa andare incontro a lunghi anni di carestie con picchi fino a meno 20% nella produzione del grano. Inoltre gli effetti del conflitto si riverserebbero anche nell’atmosfera causando un assottigliamento del 50% dello strato di ozono, cioè del guscio che ci difende dalle radiazioni solari. Le conseguenze sono difficili da immaginare, ma sono prevedibili l’aumento dei tumori della pelle e i rischi per la natura. Dovrebbero passare 10 anni per recuperare parte del guscio protettivo che comunque sarebbe più sottile dell’8% rispetto a prima del conflitto.
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