Verso uno sviluppo dell’agricoltura nell’Africa sub sahariana
Si fa un gran parlare di Africa e di come aiutare il continente. Spesso le buone intenzioni si perdono nei dibattiti politici e tutto ciò che poteva in qualche modo sembrare (o avere una parvenza di) costruttivo si riduce a polemiche sterili, liti, scambio vicendevole di colpe e responsabilità… tra un improbabile piano Marshall per l’Africa e un aiutiamoli a casa loro. In mezzo a tante polemiche c’è anche una piccola speranza italiana che sta lavorando per portare lo sviluppo dell’agricoltura nell’Africa sub sahariana.
Sviluppo dell’agricoltura nell’Africa sub sahariana
Diverse nostre imprese agricole sono pronte a fornire know how ed assistenza per sviluppare un sistema agricolo territoriale indirizzato al consumo locale. Lo ha detto Giordano Emo Capodilista, componente della giunta esecutiva di Confagricoltura con delega all’internazionalizzazione, intervenendo a Roma, alla Farnesina, alla Conferenza sul piano europeo per gli investimenti esterni, promosso dall’associazione ‘Link 2007 che continua così: Quasi tutti i Paesi dell’Africa sub sahariana offrono vaste aree coltivabili e disponibilità abbondante di acqua; però bisogna finalizzare partenariati ed investimenti per superare le carenze, realizzando infrastrutture, avviando attività di formazione per i lavoratori, istituendo un parco macchine di base. Le imprese agricole italiane, nella loro attività di supporto ai produttori locali, vanno accompagnate con azioni coordinate a livello più ampio e con un sostegno politico, dovendo operare in contesti sociali molto delicati.
Link 2007, l’associazionismo per combattere le piaghe del terzo mondo
L’associazione Link 2007 è un network di tredici ong italiane che opera in collaborazione con il ministero degli Affari esteri e l’Agenzia per la cooperazione allo sviluppo e in cui Confagricoltura subentra per l’occasione partecipando e sostenendo l’iniziativa. Il network lavora per la valorizzazione, l’ampliamento delle opportunità operative ed il miglioramento qualitativo della cooperazione allo sviluppo, attività che richiede competenze, professionalità, capacità di relazione con le popolazioni e tensione permanente a far crescere autonome soggettività, capacità locali e partnership. Si tratta di una rete che coopera grazie al web, da cui il nome “Link”. La crescente complessità delle sfide poste alla cooperazione allo sviluppo richiede conoscenze e capacità di analisi diverse e complementari. Nasce da qui il significato di Link 2007: mettere in rete il patrimonio di organizzazioni che da decenni si impegnano contro la povertà e per lo sviluppo dei popoli.
Puntare alla crescita e al benessere dei popoli africani
Giordano Emo Capodilista ha concluso io suo intervento di sostegno dicendo che: “Apprezziamo che il nuovo piano europeo per gli investimenti esterni abbia un’impostazione innovativa e punti alla crescita economica e sostenibile dei Paesi africani, con l’obiettivo di creare un benessere diffuso della popolazione e posti di lavoro in loco, superando così le cause profonde che spingono alla migrazione irregolare”. In questo modo lo sviluppo dell’agricoltura nell’Africa sub sahariana di fatto si trasforma in un punto di forza della politica estera europea che rendendo le popolazioni locali più forti e più ricche automaticamente le tutela e le distrae da malsani e pericolosi pensieri che possono essere i viaggi della speranza.
Italia Africa Business Week
Proprio su queste premesse si è svolto a Roma nei giorni scorsi il secondo appuntamento con l’Italia Africa Business Week. Si tratta di un evento unico nel suo genere in Italia dove imprenditori africani ed italiani possono incontrarsi e comunicare. Un forum per sviluppare opportunità d’affari e accordi di cooperazione. Due giorni di networking, incontri e conferenze organizzati con lo scopo di dare vita a delle partnership produttive. Si è trattato di un’occasione unica per anticipare il trend di crescita africano. Con previsioni di crescita senza precedenti il continente africano rappresenta il futuro per investimenti ed opportunità (sviluppo dell’agricoltura nell’Africa sub sahariana in prima linea). Si è tratta di un forum soltanto alla seconda edizione ma che vuole essere – nel suo genere – il primo evento di una lunga serie per favorire scambi economici tra imprenditori italiani ed africani per sviluppare nuove opportunità. Perché lo slogan aiutiamoli a casa loro possa funzionare serve effettivamente fare qualcosa e nel nostro Paese qualcuno ci sta provando. Senza proclami e senza grida.
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