raccolta dei rifiuti
Cultura

Litterati: la community per la raccolta dei rifiuti

Quante volte passeggiando ci siamo ritrovati tra i piedi una lattina, una bottiglia di plastica, un mozzicone di sigaretta? E quante volte ci siamo fermati a raccoglierli e gettarli negli appositi cestini contribuendo in prima persona a mantenere le strade pulite? La risposta è quasi scontata: mai. Senza alcun incentivo la raccolta dei rifiuti per strada da parte dei cittadini rimane un miraggio. Occorre passione per l’ambiente, un pizzico di buona volontà e la disponibilità a “sporcarsi le mani”. Litterati è una nuova app per dispositivi Android e iPhone che spera di poter contribuire ad invertire questa tendenza. Nata dall’idea del 46enne americano Jeff Kirschner, Litterati ha ricevuto un primo finanziamento di 50 mila dollari grazie ad una campagna di crowfounding su Kickstarter e di recente la National Science Foundation, fondazione governativa che offre finanziamenti per la ricerca e progetti didattici, ha concesso alla start up ulteriori 225 mila dollari per ampliarne le funzionalità. L’idea di creare questa app che incentiva la raccolta dei rifiuti è venuta a Jeff quando una volta, passeggiando tra i boschi di Oakland con sua figlia, si sono imbattuti in una lettiera per gatti abbandonata in un fiume. In quell’occasione a Jeff sono emersi vecchi ricordi di quando, da bambino, il direttore del campo estivo nel giorno in cui ricevevano le visite dei genitori diceva: “Veloci! Ognuno raccolga cinque rifiuti. Un paio di centinaia di bambini, ognuno che raccoglie 5 pezzi, e subito si ha un campo più pulito”.

rifiuti

Una community che promuove la raccolta dei rifiuti

Sulla scorta di quella esperienza Jeff Kirschner ha pensato di poter applicare lo stesso principio di pulizia collettiva al mondo intero. Così è arrivata l’ispirazione che ha portato alla creazione di Litterati. Gli utenti scattano foto ai rifiuti che raccolgono e le condividono sull’app. “Ogni foto – dichiara Jeff – racconta una storia. Ci rivela chi ha raccolto cosa, le coordinate geografiche ci dicono dove e data e ora ci dicono quando. Le etichette geografiche forniscono informazioni sulle aree problematiche, mentre le parole chiave identificano i marchi e i prodotti più comuni”. In questo modo Litterati è in grado di raccogliere informazioni utili per lavorare con aziende e organizzazioni per trovare soluzioni più sostenibili che possano diminuire la quantità di rifiuti nella società. L’applicazione può contare su una base di 60.000 utenti che partecipano attivamente alla raccolta dei rifiuti e che mediamente raccolgono 10.000 pezzi a settimana. “L’abbandono dei rifiuti è un problema enorme – ha dichiarato Kirschner a Business Insider – è impattante sull’economia, sull’ambiente, diminuisce l’orgoglio della comunità e uccide la fauna selvatica. Guardate quello che sta succedendo ai nostri mari, l’inquinamento da plastica sta avvelenando il nostro sistema alimentare”.

mozzicone abbandonato

Litterati: il caso dei mozziconi di sigarette a San Francisco

Il caso di San Francisco è la migliore “pubblicità” per l’app dedicata alla raccolta dei rifiuti. La metropoli californiana, sommersa dai mozziconi di sigaretta, si è rivolta a Litterati per capire se potesse aiutare la città ad applicare una tassa sulla vendita. Il risultato? Grazie all’app è stato possibile applicare un aumento della tassa di vendita che ha portato circa 4 milioni di dollari di introito, subito reinvestiti per ripulire la città.

Recentemente la startup ha ricevuto dal governo americano una concessione importante che permetterà uno sviluppo dell’app con informazioni aggiuntive sulla raccolta dei rifiuti, sulla corretta raccolta differenziata e su come ottimizzare il posizionamento dei cestini per strada. Le aziende potrebbero ricorrere a Litterati per monitorare il loro impatto sull’ambiente ed intervenendo laddove ce ne fosse bisogno. Le evoluzioni tecnologiche non smetteranno mai di stupirci.