La campagna di pulizia degli oceani 4Ocean: un mare più pulito
Un mare di plastica
Perché organizzare una campagna di pulizia degli oceani? Perché ogni minuto finisce nelle acque degli oceani l’equivalente di un camion di spazzatura: 8 milioni di tonnellate in un solo anno.
L’ONU esce con dati fin troppo concreti per lanciare #CleanSeas, campagna di pulizia degli oceani, nel tentativo di sensibilizzare governi, consumatori e aziende sul tema dell’inquinamento marino.
Un tema spesso percepito come remoto ma che ormai rappresenta un’emergenza. La plastica che galleggia nei mari, ne è simbolo la sconvolgente isola di rifiuti, danneggia irrimediabilmente 690 specie marine. Il 17% di queste, a causa dell’inquinamento, sono ora a rischio di estinzione.
Non solo bottiglie e sacchetti, ma anche microplastiche invisibili che vengono ingerite quotidianamente dai pesci per poi finire nei nostri piatti.
Lo studio condotto dalla Ellen Mac Arthur Foundation ha stimato che la plastica negli oceani supererà entro il 2050 la quantità in peso dei pesci che vi nuotano.
Tra coloro che nel 2017 hanno risposto alla chiamata degli oceani in agonia ci sono anche loro, l’associazione 4Ocean.
La campagna di pulizia degli oceani di 4Ocean
L’associazione 4Ocean è nata negli Stati Uniti e ha un solo grande obiettivo: ripulire gli oceani.
Perché aspettare qualcun altro che, magari dall’alto, se ne occupi?
Armati di retini, camion e barche, cinque giorni su sette, gli attivisti di 4Ocean scandagliano la costa e il largo a caccia dei pericolosi rifiuti.
Purtroppo non serve cercare molto: in meno di un anno l’associazione ha raccolto circa 40 mila chili di immondizia dalle acque e dalle coste di USA, Caraibi e Canada.
Chi sono i custodi del mare che portano avanti questa preziosa campagna di pulizia degli oceani?
Oltre ad un nucleo stabile di dipendenti, gli altri membri di 4Ocean sono per lo più pulitori locali: volontari, giovani, lavoratori, anziani e addirittura turisti che si imbarcano regolarmente sulle 5 barche dell’associazione per ripulire il mare.
Caratterizzati dalla volontà di dare il buon esempio, non solo con le loro azioni ama anche con la trasparenza nei bilanci e nello smaltimento dell’immondizia raccolta (riciclabile e non), 4Ocean coopera con altre associazioni di “pulitori delle acque”.
I bracciali venuti dal mare
Come si sostiene economicamente una campagna di pulizia degli oceani così estesa?
4Ocean vende braccialetti unici nella loro semplicità: uno spaghetto colorato in cui sono infilate perle di vetro trasparente.
Un bracciale del tutto green! Lo spaghetto e le perle provengono da bottiglie di plastica e vetro riciclati.
Per ogni bracciale venduto 4Ocean rimuove il corrispettivo di un chilo di immondizia. Si può acquistarlo dal loro sito o da altri e-shop del web con un costo che si aggira attorno ai 20 dollari.
Un regalo davvero particolare e alternativo: 100% riciclato e solidale, unisex, completo di un foglio che spiega perché 4Ocean ha iniziato la campagna di pulizia degli oceani.
Sicuramente farà piacere alla persona che lo riceve, alla campagna di pulizia degli oceani di 4Ocean, ai suoi volontari entusiasti, ma soprattutto all’oceano.
Un modello sostenibile di pulizia degli oceani
4Ocean con la sua campagna di pulizia degli oceani ha sicuramente fatto centro: l’associazione si è approcciata in modo diretto al problema senza scusanti o intermediari.
Coinvolgere le persone del luogo nonché i turisti, inoltre, fa sì che gli uni e gli altri possano guardare in modo diverso ai loro mari … Magari pensandoci due volte prima di lasciare sporcizia sulla spiaggia.
Come ha dichiarato il fondatore: “Se più persone fossero coinvolte in progetti simili, la salute della nostra vita marina e oceanica migliorerebbe drasticamente “.
Volete unirvi alla ciurma di 4Ocean? Iscrivendovi alla newsletter saprete sempre dove sarà la prossima campagna di pulizia degli oceani e potrete imbarcarvi insieme ad altri volontari entusiasti a caccia di plastica!
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