Architettura per la gestione dei rifiuti: a Copenaghen il termovalorizzatore green diventa (anche) pista da sci
L’architettura può essere definita come l’abito che veste una città. E’ l’aspetto esteriore che ne esprime la cultura, le tradizioni e spesso anche i valori. In una città come Copenaghen, dove la sostenibilità è sicuramente uno dei principi cardine per la comunità, CopenHill, la nuova architettura per la gestione dei rifiuti che vengono utilizzati per la generazione di energia elettrica e che al tempo stesso è stata trasformata anche in una struttura sportiva e per il tempo libero, è destinata a diventare un simbolo.
CopenHill, l’architettura per la gestione dei rifiuti diventa impianto sportivo
Dopo più di sei anni dalla presentazione del grandioso progetto che porta la firma del noto studio di architettura danese BIG (Bjarke Ingels Group), CopenHill è stato inaugurato nella periferia della capitale. Rappresentando di fatto la nuova immagine del programma waste-to-energy della città, la struttura è frutto di una riqualificazione del vecchio impianto di trattamento dei rifiuti, che è stato dotato di una moderna tecnologia di cogenerazione in grado di fornire elettricità a 62.500 abitazioni e di riscaldare e garantire acqua calda sanitaria a circa 160mila case. La centrale è già in azione, e l’energia ha già iniziato ad essere distribuita.
Più energia dai rifiuti con meno consumi energetici ed emissioni
Rispetto al vecchio impianto Amager Resource Center, la nuova architettura per la gestione produrrà il 25% di energia in più a fronte di una maggiore efficienza e di minori emissioni e una netta riduzione dei consumi energetici ed idrici. Secondo le stime, CopenHill, per ogni 400mila tonnellate di rifiuti trattati sarà in grado di recuperare circa 100 milioni di litri di acqua dalla condensazione dei gas di scarico.
Alberi, muro per arrampicata e…una pista da sci sul tetto
Ma, anche se può sembrare strano, non sono l’efficienza energetica e il basso impatto ambientale a rendere l’infrastruttura un’opera straordinaria. Lo è soprattutto l’intuizione di aver trasformato un semplice impianto di generazione di elettricità in una struttura ricreativa per la comunità. CopenHill avrà infatti ben 300 alberi in copertura, collegati a sentieri e parchi che si snodano nelle aree circostanti, un muro artificiale per fare arrampicata, che sarà il più alto del mondo con i suoi 86 metri di altezza per 10 di larghezza, e soprattutto una pista da sci di 600 metri.
“Si può tranquillamente affermare che gli impianti di termovalorizzazione non sono generalmente noti per essere delle attrazioni turistiche”, ha riferito Babcock & Wilcox Vølund, un’azienda danese nota per la progettazione all’avanguardia di impianti per le energie rinnovabili.
Rigenerazione di un intero quartiere
Tutte queste attrazioni, stando ai piani, verranno ufficialmente inaugurate nel 2018, in tempo per la stagione estiva, quando Copenaghen diventa a tutti gli effetti una meta turistica con un gran numero di visitatori. Chiaramente non mancheranno bar, ristoranti e aree dedicate al relax. E l’aspetto interessante è che questa particolare architettura per la gestione dei rifiuti avrà anche un impatto positivo sull’intero quartiere in cui si inserisce, che sta vivendo un processo ‘a cascata’ di grande rigenerazione.
Una facciata sostenibile
L’intera struttura, oltre all’innovazione tecnologica, è stata infine progettata con una grande attenzione ad alcuni aspetti di sostenibilità. Come la facciata esterna che si compone di piastrelle metalliche dalle varie forme e dimensioni che svolgono una triplice funzione: supportano il giardino verticale, si regolano per gestire al meglio l’ingresso di luce naturale negli ambienti e raccolgono l’acqua piovana che verrà riutilizzata per l’irrigazione delle aree verdi.
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