Da Verona a Riva del Garda con la nuova e-Golf: ecco la nostra #GolfExperience
È questa la mobilità del futuro, anzi, del presente, ed è bello poterla toccare con mano. Ed è ancora più bello poterla provare in prima persona, poter sentire – o meglio, non sentire – il suo silenziosissimo motore, e scoprire che l’accelerazione dona tutta la soddisfazione delle migliori automobili a benzina sul mercato. La settimana scorsa abbiamo avuto la fortuna di partecipare ad un test drive della nuova creatura elettrica e a zero emissioni della casa tedesca Volkswagen, ovvero la e-Golf, restyling del primo modello presentato nel 2014: la nostra particolare #GolfExperience si è svolta tra Verona e Riva del Garda – e ritorno – su strade miste, tra strade provinciali, autostrade, e tratti urbani. E certo noi di Green.it non abbiamo l’occhio arguto dei giornalisti dell’automotive, né l’orecchio fino del meccanico… abbiamo però il medesimo punto di vista di tutti quei cittadini che sono intenzionati ad acquistare un veicolo elettrico che sappia coniugare rispetto dell’ambiente e comodità, e questo rende la nostra #GolfExperience un po’ meno ‘tecnica’, ma certamente molto efficace, per il consumatore medio.
Silenziosissima e scattante, ma anche molto morbida: la nuova e-Golf
Dobbiamo partire da un dato oggettivo: dentro alla e-Golf c’è a tutti gli effetti una Golf come ci siamo abituati a vederla negli ultimi anni: materiali di ottima qualità, assemblaggio perfetto, con un design curatissimo negli interni come negli esterni, realizzati in linea con quelli degli altri modelli a benzina e diesel presentati dal gruppo tedesco. A farci capire che a scorrazzarci intorno è un’automobile elettrica ad emissioni zero non è la differenza di accelerazione – la coppia è notevole ed immediatamente disponibile – né la guidabilità, né la tenuta di strada, tutte eccellenti, bensì la totale assenza di rumore da parte del motore. E se dapprima, per chi non è abituato, può sembrare strano muoversi ai trenta, ai sessanta e ai centotrenta chilometri orari senza un filo di rumore, poi diventa del tutto normale, e sì, molto piacevole. Il piacere della guida ne esce infatti esaltato, senza però spingere chi è alla guida ad avere un piede troppo pesante sull’acceleratore – un motore che non ‘romba’ non invita certo ad andare a tavoletta. Quella che ci si trova tra le mani non è quindi un’automobile pensata per la guida sportiva, pur essendo scattante quanto basta. No, la e-Golf è una vettura che ci invita ad una guida morbida, che non vuol dire ‘lenta’, vuol dire rilassata e godibile.
Un’autonomia di 200 chilometri reali
Ma certo quel che più importa è l’autonomia di questa nuova automobile elettrica. Partiti da Verona, noi abbiamo ricaricato la e-Golf nella splendide cornice della Centrale idroelettrica del Gruppo Dolomiti Energia di Riva del Garda: ovviamente, dopo poco più di ottanta chilometri, la nostra quattroruote avrebbe avuto in corpo ancora molta energia, ma l’esperienza del fare il pieno, in un test drive elettrico, è d’obbligo (e nel frattempo abbiamo avuto l’opportunità di visitare la Centrale, cosa che con un’automobile a benzina forse non avremmo fatto). Per quando riguarda il ciclo NEDC, l’autonomia della e-Golf è di 300 chilometri, ma è la stessa casa produttrice a sottolineare che, nell’uso effettivo su strada, la distanza realmente percorribile tra un pieno e l’altro è di circa di 200 chilometri. Con il piede leggero, però, si potrebbe arrivare comodamente ad un’autonomia di 230 chilometri. A questa autonomia non certo colossale, ma pur sempre buona per un veicolo elettrico come questo, la e-Golf offre delle eccellenti tempistiche di ricarica, per lo meno quando si parla dei caricatori veloci da 40 kW. In questo caso, infatti, si può raggiungere l’80% della batteria in appena 45 minuti, mentre per arrivare al pieno completo si oltrepassa di poco l’ora. Si allungano invece i tempi nel caso si utilizzi una stazione di ricarica da 7,2 kW, la quale richiede 4 ore e un quarto, mentre diventano come è noto lunghissimi nel caso ci si ritrovi costretti a collegare l’automobile elettrica alla normale prese elettrica da 230 V: in questo casi, si arriva ben oltre le 13 ore di ricarica.
Le Volkswagen del futuro
E-Golf: è certamente questa la quattroruote che costituisce la spinta decisiva verso la rivoluzione elettrica del marchio tedesco, che ha in serbo lo sviluppo di un’intera famiglia di veicoli a zero emissioni, ovvero i modelli I.D., che dovrebbero arrivare sul mercato uno dopo l’altro da qui al 2022. La volontà, ovviamente, è quella di prepararsi al meglio per la mobilità sostenibile del futuro, raddoppiata dal desiderio di cancellare del tutto l’onta del Dieselgate.
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo