Progetto “Isole Smart” di Legambiente per Favignana, il Giglio e Lampedusa
UN PROGETTO PER COINVOLGERE TUTTI. Le piccole isole del Mediterraneo sembrano essere l’ambiente ideale per la sperimentazione di nuove fonti d’energia rinnovabile. La loro distanza dalla terra ferma rende difficile, oltre che inutile, realizzare collegamenti alle rete di distribuzione nazionale. Per questo motivo le fonti alternative diventano indispensabili anche da un punto di vista economico. Parte da queste considerazioni il progetto Isole Smart Energy di Legambiente. L’associazione ambientalista intende aprire un confronto con i cittadini, il mondo scientifico, le imprese e le istituzioni, per trovare la soluzione migliore al problema dell’approvvigionamento energetico delle piccole isole italiane. Per il momento l’iniziativa coinvolge le isole di Favignana, del Giglio e di Lampedusa.
LE DOMANDE DEL PROGETTO. La riflessione di Legambiente parte da cinque punti:
- È possibile e in quale forma, una produzione distribuita di energia da fonti rinnovabili per usi sia elettrici che termici, considerando anche la crescita della domanda legata al turismo nei mesi estivi sull’Isola?
- Una gestione innovativa delle reti elettriche e termiche che preveda l’installazione di sistemi di accumulo potrebbe contribuire all’equilibrio energetico delle isole?
- Questo nuovo modello di produzione da fonti rinnovabili potrebbe integrarsi con progetti di mobilità sostenibile e di gestione delle reti idriche?
- Quali modifiche normative permetterebbero di passare dall’attuale sistema di gestione a uno incentrato sulle rinnovabili?
È prevista, fino a settembre 2015, una fitta rete di workshop e dibattiti su questi temi. Successivamente verranno presentate le prime proposte.
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo