Frutta e verdura senza gloria
VEGETALI BITORZOLUTI. Non tutte le ciambelle escono col buco. Allo stesso modo, nemmeno tutte le arance diventano perfettamente tonde, non tutte le carote crescono diritte, molte patate hanno forme ridicole. Ma chi ha detto che questi vegetali bitorzoluti siano meno buoni? La catena di supermercati francese Intermarché ha avuto la brillante idea di mettere in vendita, a prezzi scontati del 30%, la frutta e la verdura ‘brutte’.
INGLORIOUS FRUITS AND VEGETABLES. In questi supermercati è quindi possibile trovare un’area totalmente dedicata ai frutti e alle verdure dalle forme più strane oppure di dimensioni inadeguate, per l’occasione definiti Inglorious fruits and vegetables. Secondo i dati offerti da Intermarché, questo tipo di verdura e frutta costituisce il 40% della produzione francese e solitamente finisce tra i rifiuti subito dopo la raccolta. L’iniziativa ha riscosso un successo immediato: nei primi due giorni sono state vendute 1,2 tonnellate di frutta e verdura per ogni negozio, anche grazie ad una poderosa campagna pubblicitaria.
CONTRO LO SPRECO. Si è così capito che, con un po’ di impegno ed una fantasiosa campagna pubblicitaria, è possibile tagliare lo spreco alimentare dalla nostra quotidianità. Secondo i dati resi noti dalla Fao, ogni anno il 30% del cibo prodotto viene sprecato; parallelamente, l’Unep (il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) afferma che il cibo lasciato marcire equivale alla metà della produzione annua di cereali mondiale. Questo enorme sperpero di cibo può però essere frenato. Far capire ai consumatori che il cibo brutto non è necessariamente cattivo può essere un modo per farlo. Come dicono all’Intermarché, «trascurati e discriminati, sono buoni come gli altri!».
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