Record di alberi piantati in India: 66,3 milioni in 12 ore
In India il record di alberi piantati per combattere la deforestazione
1,5 milioni di persone hanno piantato 66,3 milioni di alberi in 12 ore il 2 luglio nel Madhya Pradesh (India). Un’azione collettiva contro la deforestazione e il cambiamento climatico.
Il record di alberi piantati in India
66,3 milioni di alberi piantati in 12 ore da 1,5 milioni di volontari. Lo scorso 2 luglio nello stato di Madhya Pradesh (India) milioni di persone hanno compiuto un’azione concreta contro la deforestazione e il cambiamento climatico. L’iniziativa ha coinvolto intere famiglie con bambini, anziani, politici locali e rappresentanti del governo indiano. Dalle 7 del mattino alle 7 di sera si sono incamminati nelle strade e nella foresta per andare in un terreno scelto per l’occasione e piantare giovani alberi.
L’impresa è stata organizzata dal governo di Madhya Pradesh insieme a 24 distretti urbani lungo il fiume Narmada, selezionato come luogo di messa a dimora delle piante. Qui gli alberi, di 20 specie diverse, hanno una maggior probabilità di sopravvivenza grazie a un terreno fertile e alla presenza all’acqua. Gli esperti del Guinness World Record hanno controllato la “sfida verde” e l’India attende il riconoscimento ufficiale del primato.
Shivraj Singh Chouhan, il primo ministro di Madhya Pradesh, l’ha definita una “giornata storica”. Ed ha ringraziato i volontari: “Piantando alberi non onoriamo solo il nostro stato ma anche il mondo intero”.
Questa azione collettiva è sostenuta dal governo indiano che ha promesso di aumentare le proprie foreste di 5 milioni di ettari entro il 2030 per combattere il cambiamento climatico. L’India ha sottoscritto gli accordi sul clima di Parigi nel dicembre 2015. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha confermato l’impegno in un incontro con Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese, lo scorso giugno. La scelta dell’India è significativa, soprattutto dopo la rinuncia degli Stati Uniti. Gli USA sono di fatto usciti dagli accordi sul clima di Parigi, nonostante ci sia una ribellione ecologica contro la decisione di Trump.
Combattere la deforestazione per salvare la Terra
La deforestazione è una delle principali cause dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità. Le foreste coprono il 31% della terra emersa sul nostro pianeta. Gli alberi, con la crescita, assorbono anidride carbonica per produrre ossigeno attraverso la fotosintesi clorofilliana. Oltre a essere i “polmoni verdi” della Terra, le foreste mantengono il terreno ed evitano il rischio di frane e alluvioni. E sono il regno della biodiversità, non solo quella vegetale. Ogni anno si distruggono 13 milioni di ettari di foresta (vedi i dati della FAO) per produrre carta, carne, soia, olio di palma e legno. Secondo alcuni dati, la deforestazione provoca il 15% delle emissioni di gas serra mondiali. Difendere le foreste è un modo per salvare la Terra.
La sfida del record: India, Pakistan e altri paesi
Già nel 2016 l’India stabilì il primato di alberi piantati: 49,3 milioni di alberi nella sola giornata dell’11 luglio 2017. Nell’Uttar Pradesh (stato dell’India settentrionale) 800.000 volontari piantarono alberi di 80 specie diverse in 24 ore. Il record precedente, del 2013, era detenuto dal Pakistan che aveva raggiunto quota 847.275 piante. Anche altri paesi stanno attuando azioni concrete contro la deforestazione. Dieci stati africani si sono impegnati a riconvertire in foresta 100 milioni di ettari attraverso AFR100, una partnership tra governi, aziende e collaboratori tecnici per combattere la perdita delle foreste e della biodiversità.
La deforestazione si combatte insieme
Il record di alberi piantati non ha solo un valore simbolico: azioni collettive come questa ci insegnano i rischi della deforestazione e del cambiamento climatico. Se ognuno di noi fa la propria parte, gli obiettivi degli accordi sul clima di Parigi sono raggiungibili. Come dice un proverbio dei nativi americani:
Non ereditiamo la terra dai nostri avi, la prendiamo in prestito dai nostri figli. Nostro è il dovere di restituirgliela.
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