Non solo effetto serra: la CO2 rende il cibo meno nutriente
ANIDRIDE CARBONICA E VALORE NUTRIZIONALE. L’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera non incide solamente sul riscaldamento globale: a farne le spese è anche il cibo, che perde parte del suo valore nutrizionale. Questo risultato emerge da uno studio della Harvard School of Public Health, divulgato dalla rivista Nature. Oltre a causare l’effetto serra, la CO2 danneggia ciò che mangiamo e, di conseguenza, la nostra salute. Gli alimenti che risentono maggiormente dell’aumento dell’anidride carbonica sono riso, frumento, mais, piselli e soia.
CEREALI E LEGUMI MENO NUTRIENTI. Per questo studio i ricercatori della Harvard School hanno analizzato 41 diverse coltivazioni di cereali e legumi divise in sette differenti aree di studio, situate negli Stati Uniti, in Giappone e in Australia. In tutte queste aree la concentrazione di anidride carbonica nell’aria era compresa tra le 545 e le 586 ppm. Nel caso del grano il calo di valore nutrizionale è netto: lo zinco è calato del 9,3%, il ferro del 5,1%, le proteine del 6,3%. I risultati non sono incoraggianti, soprattutto se si pensa alla mole di persone che nel mondo soffrono di malnutrizione proprio per la carenza di zinco e ferro. Secondo le stime dell’Unicef la carenza di questi minerali uccide ogni anno due miliardi di persone.
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