condivisione degli spazi urbani
Urbanistica

Culturability: il fondo che sostiene la condivisione degli spazi urbani

La crisi economico-finanziaria, il repentino mutamento dei mercati immobiliari, la gentrificazione che lascia indietro quartieri e periferie a vantaggio di altri luoghi di una stessa città sono gli ingredienti principali che portano all’abbandono di stabilimenti, case se non addirittura di aree geografiche. Ma al tempo stesso sono anche gli ingredienti che consentono alla comunità di dare una seconda vita (spesso con nobili scopi) a dei luoghi entrando di diritto in quello che viene definito processo di condivisione degli spazi urbani.

Condivisione degli spazi urbani, il caso culturability

Sempre più spesso le comunità locali con l’aiuto di qualche istituto bancario o fondazione istituiscono dei bandi per la condivisione degli spazi urbani. Si tratta spesso di edifici in disuso che previa l’approvazione di un progetto vengono ristrutturati e impiegati in altri utilizzi di natura sociale e culturale. Un esempio su tutti è dato dal bando 2017 Culturability di cui recentemente sono stati selezionati i finalisti.

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Rigenerare spazi da condividere

È questo l’obiettivo del bando e dei 15 progetti finalisti che sono stati selezionati. La scelta dei quindici è arrivata dopo un attenta selezione di ben 429 progetti per la condivisione degli spazi urbani presentati. La call è stata promossa dalla Fondazione Unipolis per sostenere progetti culturali innovativi ad alto impatto sociale, che rigenerano e danno nuova vita a spazi, edifici, ex siti industriali, abbandonati.

Un processo di selezione non semplice

Questo è il giudizio che trapela dal sito ufficiale dell’iniziativa in cui gli organizzatori non lesinano buone parole per tutti i partecipanti:

Come ogni anno, il processo di selezione non è stato semplice, considerato il numero, la qualità e la visione dei progetti che hanno aderito alla call. Abbiamo valutato tutte le proposte con grande attenzione e interesse. È stata un’esperienza utile e importante per noi organizzatori, speriamo lo sia stata anche per voi. Abbiamo selezionato i 15 progetti che meglio raccontano l’idea di “cultur-ability”, essendo più vicini agli obiettivi indicati dal bando e al suo spirito. Oltre il 50% dei progetti scelti arriva dal sud e dalle isole, da queste regioni sono non solo numerose ma anche di grande valore le iniziative pervenute.

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Formazione e mentoring

I 15 finalisti saranno ora ammessi a un percorso di formazione e di  mentoring, molto simile al classico percorso di accelerazione all’interno di una startup. Si tratta di un processo finalizzato a migliorare e sviluppare le proposte selezionate. I team seguiranno workshop, avranno un’assistenza individuale e momenti di revisione critica dei progetti, che dovranno poi essere inviati a Unipolis entro il 3 agosto.
Nel mese di settembre, una Commissione di esperti selezionerà tra questi i 5 progetti che riceveranno 50 mila euro ciascuno e continueranno l’attività di mentoring.

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Da Nord a sud, comprese le isole

I quindici progetti selezionati sono distribuiti in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. Una piccola sintesi di ogni progetto selezionato è disponibile sul sito dell’iniziativa, mentre questo è l’elenco dei progetti e della loro rispettiva collocazione geografica.

Area Archeologica Giardini Luzzati: Lo Spazio del Tempo | Genova
Ariston in Action | Penne – Pescara
BooqSurf | Palermo
Comunità CulturAles | Ales – Oristano
Cose mai viste | Milano
Evocava – Museo evocativo delle cave | Mazara del Vallo – Trapani
Ex-COL | Sassari
FaRo – Fabbrica dei saperi a Rosarno | Rosarno – Reggio Calabria
L’asilo  | Napoli
Lottozero / textile laboratories | Prato
Mapping In Progress – Geografie del Desiderio | Monselice – Padova
MET. Meticceria Extrartistica Trasversale | Bologna
#RifugioBoggioLera | Catania
Shuffle Screening | Copertino – Lecce
Spazio Faber | Genova

Non resta che attendere la fine del periodo di accelerazione per conoscere i progetti più meritevoli che potranno dare vita a qualcosa di nuovo e particolare.Qualcosa capace di avere a cuore l’aggregazione delle persone, l’amore per cultura e la sua diffusione e naturalmente la condivisione degli spazi urbani.