Chi ha detto che le automobili a batteria sono noiose? Ecco le nuove spiaggine
Suvvia, diciamolo: le prime automobili a batteria, per la maggior parte, non erano certo dei veicoli in grado di far impazzire gli automobilisti. Non erano dei modelli pensati per appassionare o per divertire, erano solo ed unicamente delle automobili elettriche, punto e basta, e andavano apprezzate appunto per la loro altissima sostenibilità. Oggi, per fortuna, il mercato delle automobili a batteria è un po’ più maturo: a dimostrarlo ci sono quei bellissimi e accattivanti esemplari che sono la Tesla Model S e la versione elettrica della Mercedes Classe B. E che dire della Volkswagen E-Golf e della BMW I3?
Non solo auto sportive: tra le automobili a batteria arrivano anche le beach car
L’attuale mercato delle automobili a batteria, dunque, si è avvicinato sempre di più alle sensibilità degli automobilisti, ai loro occhi e sì, anche ai loro piedi, sempre più intrigati dalle nuove potenze dei motori elettrici. Ora abbiamo automobili a batteria aggressive, sportive, eleganti, per la famiglia e per gli spostamenti urbani. E da qualche mese ci sono persino le storiche spiaggine: proprio così, alcune case automobilistiche hanno voluto ripescare dal passato le mitiche beach car degli anni Settanta e riprodurle con un motore elettrico.
Il ritorno della Mehari e della Moke
La prima è stata la Citroën E-Mehari, riedizione moderna ed elettrica della ‘spiaggina’ in voga negli anni Settanta che il brand francese ha messo a punto per presenziare all’Electric Tour. Di certo, però, questo modello non riporta in auge la spartanità della Mehari di qualche decennio fa, nemmeno nel prezzo, che si attesta infatti oltre i 26.000 euro. La Citroën E-Mehari ha però avuto il merito di aprire le danze nel mercato della spiaggine elettriche: di recente infatti un’altra famosa beach car degli anni Sessanta e Settanta è stata riproposta in veste elettrica. Parliamo ovviamente della Mini Moke, tornata sul mercato grazie ad un gruppo di ingegneri francesi particolarmente nostalgici. E qui, a differenza del modello della Citroën, il prezzo è decisamente più abbordabile, restando inferiore ai 14.000 euro.
Dalla Mini Moke alla Nosmoke
La Mini Moke originale fu realizzata nel 1964 su richiesta dell’esercito, il quale pretendeva un’automobile leggera, piccola e paracadutabile. L’altezza ridotta da terra del veicolo e il ridotto diametro dei cerchioni non lo resero però molto appetibile per l’uso militare, né come vero e proprio fuoristrada, e così una seconda versione venne messa sul mercato per l’uso civile: da quel momento in poi, la Mini Moke e la collega francese Citroën Mehari divennero i simboli a quattro ruote del tempo libero, in qualità di auto da spiaggia per eccellenza. La produzione della Mini Moke durò quasi trent’anni, per un totale di 40mila esemplari prodotti. Oggi, per celebrare quel mito su quattro ruote, torna sul mercato la NosMoke, totalmente elettrica e – come suggerisce il nuovo nome – rigorosamente a zero emissioni.
Batterie meno performanti, ma ricaricabili a casa
Le automobili a batteria prodotte sul modello della Mini Moke sono alimentate attraverso degli accumulatori agli ioni di litio da 12 kWh. Grazie a queste batterie la NosMoke può contare su un’autonomia di 145 chilometri. Nella versione più economica, invece, le batterie in dotazione sono costituite da accumulatori al piombo, i quali possono però garantire solo 64 chilometri di autonomia. In entrambi i casi, i tempi di ricarica sono compresi tra le 6 e le 8 ore, con la possibilità di collegarsi direttamente alle prese di corrente domestiche: insomma, un po’ come caricare uno smartphone o un tablet durante la notte! La maggior parte delle automobili a batteria attualmente sul mercato utilizzano infatti delle batterie più potenti, le quali però possono essere ricaricate solamente con le apposite colonnine ad alta capacità.
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