L’orto urbano con le coltivazioni indoor è in soggiorno
Il processo è iniziato tantissimi anni fa, e non accenna certo a fermarsi: la popolazione mondiale si sta riversando dentro le città. E più le campagne si svuotano, più lo spazio vitale si restringe, più la gente si rende conto di aver perso il contatto con la terra, con il verde, insomma, con la natura. Tutti quanti – o quasi – vorrebbero vivere in centro città, nel mezzo delle attività culturali, commerciali e ricreative di una metropoli, potendo però allo stesso tempo approfittare di un po’ di natura, fosse anche un giardino o un piccolo orto dietro casa. Ma quanti possono davvero permettersi qualche metro di verde privato in città? Pochi, pochissimi. E meno verde c’è a disposizione, più cresce la voglia di poter coltivare la terra, così da raccogliere la propria insalata, le proprie erbe, e mangiare verdura sana e fresca. Da tutte queste esigenze contrastanti cresce la popolarità delle coltivazioni indoor, portate avanti dalla creatività di aziende come Grove, SproutsIO, Urban Cultivator e Click & Grow. L’obiettivo comune di queste compagnie è quello di riportare le persone – persino chi vive in pieno centro di Milano o Roma – verso la produzione del proprio cibo, in modo semplice, sostenibile e pure divertente.
Le capsule di Click & Grow per le coltivazioni indoor
Tutti quanti possono dare il via a delle coltivazioni indoor nel proprio appartamento, ma è indubbio che il fatto di far crescere della frutta e della verdura in soggiorno non è semplice come si potrebbe pensare inizialmente. Per questo motivo ci sono molte aziende che forniscono gli strumenti per avere delle concrete possibilità di ricevere delle soddisfazioni dalle proprie coltivazioni indoor: tra le realtà più interessanti e easy c’è quella di Click & Grow, una start up localizzata tra l’Estonia e San Francisco e fondata da Mattias Lepp. Qui non serve alcun pollice verde: la start up mette a disposizione dei clienti tutto l’occorrente per veder crescere rigogliose le proprie coltivazioni indoor senza per questo perdere tempo prezioso. Le piante vengono vendute pre-seminate in apposite capsule (coltivare diventa semplice come fare un caffè!): ai consumatori basterà piantarle nel proprio orto da appartamento per avere frutta, verdura e odori da raccogliere nel giro di poche settimane. E tutto questo avviene senza il minimo sforzo, grazie a quello che Leep ha definito Smart Soil, ovvero un terreno di coltura biodegradabile e ricco di nutrienti, così da rendere superflua una concreta ‘cura’ delle coltivazioni.
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I micro-ortaggi di Urban Cultivator
Tra gli attori che si muovono sull’orizzonte delle coltivazioni indoor, il più popolare è probabilmente Urban Cultivator: fondato da Tarren Wolfe in Canada, conta tra i propri clienti colossi come Google, Disney, e Four Season. L’azienda si concentra sulle coltivazioni indoor di micro-ortaggi, di odori, di verdura e di vegetali. Come spiega Wolfe, «mangiare più micro-ortaggi rispetto alle verdure tradizionali vuol dire poter produrre più cibo più in fretta, con un’esigenza minore di trasporto di cibo». Per chi se li fosse persi, i cosiddetti micro-ortaggi o microgreens sono delle piantine tenere e giovani di molte specie di ortaggi, le quali vengono raccolte una, due o tre settimane dopo la semina, non appena sviluppano le prime vere foglie.
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SproutsIO: Internet of Things e orticoltura in remoto
In un articolo precedente avevamo già parlato di Grove, un sistema per le coltivazioni indoor basato sulla tecnica idroponica che viene curato attraverso l’utilizzo di una app per smartphone. Sempre dal Massachussetts e sempre ipertecnologica è la proposta per le coltivazioni indoor di SproutsIO: qui il metodo adottato è invece quello aeroponico. Il sistema è fornito di sensori in grado di monitorare la pianta e di illuminazione LED: anche qui il lavoro del contadino domestico non si fa con la zappa, ma a distanza e attraverso lo smartphone, con la possibilità di seguire in remoto i progressi del proprio orto da appartamento grazie a delle telecamere incorporate.
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