Obiettivi del mercato nelle energie rinnovabili: un esempio canadese
Nel mondo globale è in atto un forte cambiamento nel mercato energetico. È un dato di fatto che i mercati finanziari globali stiano abbandonando i grandi investimenti sui combustibili fossili. Si teme una fine repentina e con pochi margini di risalita degli investimenti. Sarebbe questa la motivazione che spingerebbe a una riduzione degli investimenti e alla ricerca di nuovi obiettivi del mercato nelle energie rinnovabili.
Declino fossile
In un’intervista rilasciata al Nationl Observer, Adnan Amin, il direttore generale dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), ha dichiarato che lo sviluppo di grandi progetti che vedono al centro i combustibili fossili sono in sensibile declino e che l’energia rinnovabile sta diventando sempre più attraente per consumatori, le imprese e per ovvi motivi anche per gli investitori.
Che cos’è IRENA?
L’IRENA è un’organizzazione intergovernativa fondata nel 2009. Ha sede ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti – proprio in una nazione produttrice di petrolio – ed è composta da più di 170 paesi membri che promuovono e sostengono la transizione del mondo verso l’energia pulita.
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Ragionare sulla durata dell’investimento
Nell’intervista di Amin è emersa una considerazione semplice ma tutt’altro che scontata. Secondo lui un governo, prima di investire in combustibili fossili deve ragionare sula durata dell’investimento. C’è oggi un elevato rischio che un investimento pluriennale possa morire durante il suo percorso perché i combustibili fossili sono passati definitivamente a miglior vita. Come dire… sai di sicuro come inizia il tuo investimento, ma non hai la certezza di come finirà. Nulla di diverso per chi vive ogni giorno con il rischio di impresa, ma per banalizzare e semplificare la questione noi di green.it vi rivolgiamo una semplice domanda: voi nel 2005 avreste investito in una società produttrice di tubi catodici? Probabilmente no.
Ambasciatore degli obiettivi del mercato nelle energie rinnovabili
Amin, che è stato definito l’ambasciatore planetario delle energie rinnovabili ha parlato qualche giorno fa in Canada, per la precisione a Vancouver dove era atteso per un convegno sulle Città rinnovabili. Nel corso del dibattito ha parlato della costruzione di nuovi gasdotti in Canada.
So che ci sono state molte discussioni sul fatto che sono stati approvati alcuni progetti di gasdotti. Cosa che in molti non si aspettavano sotto l’amministrazione Trudeau e che ha causato parecchie di discussioni. Bisogna considerare – ha poi aggiunto – che i governi hanno a che fare con il mantenimento dei posti di lavoro, con gli investimenti e con la crescita economica. E detto questo continuo a pensare che i messaggi del governo Trudeau continuino a essere positivi per immaginare insieme un futuro senza combustibili fossili.
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Il buon esempio è un messaggio per il mercato
Il direttore della IRENA ha anche elogiato sindaco di Vancouver Gregor Robertson e altri dirigenti comunali che stanno attuando politiche aggressive per ridurre o eliminare l’inquinamento da carbonio derivante dal trasporto o dalle emissioni provenienti dagli edifici.
“Questi sono dei messaggi rivolti al mercato, che piano piano si accumulano e diventano veri e propri driver di investimento volti a favorire la transizione energetica. È necessario sostenere le città lungimiranti come Vancouver che si stanno rivelando pioniere“.
Secondo il direttore della IRENA e il suo staff, in Canada ci sono le potenzialità per fare molto di più e la politica dovrà fare chiarezza e spiegare come intende raggiungere determinati obiettivi del mercato nelle energie rinnovabili.
Le assenze canadesi
Merran Smith, direttore esecutivo del Clean Energy Canada – un gruppo di ricerca interno alla Simon Fraser University – ha detto che il messaggio di Amin mette in luce ciò che è stato assente nei dibattiti canadesi in questi anni riguardo alla transizione verso le energie rinnovabili.
“La narrazione in Canada è ferma sull’economia che ruota attorno al petrolio e al gas e che il passaggio verso le energie rinnovabili è destinato a essere un’azione lenta. Non deve essere necessariamente così: Amin ed i fatti stanno dimostrando che questa transizione sta avvenendo molto più velocemente di quanto ci si potesse aspettare.”
Smith, che ha parlato anche con Amin sul palco del convegno “Le città rinnovabili”, ha osservato che il Canada ha molte aziende che potrebbero beneficiare di una crescita nelle energie rinnovabili, anche nel settore minerario. “Quindi, i canadesi hanno bisogno di capire che l’energia pulita è l’energia del futuro che nasconde grandi opportunità, posti di lavoro e sviluppo del business”.
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Cosa lascia la conferenza di Vancouver al Canada e al mondo? Quali concreti obiettivi del mercato nelle energie rinnovabili sono raggiungibili?
La risposta la fornisce Adnan Amin: Vancouver ha assunto un ruolo di leadership – sotto il sindaco Robertson – sulla transizione verso l’energia pulita e gli attori urbani e regionali stanno diventando sempre più importanti nel determinare la giusta direzione. Così, quando città come Vancouver o più grandi, iniziano a incentivare gli investimenti nell’energia pulita occorre iniziare a creare dei quadri che regolamentino tutto. Abbiamo bisogno di sostenere le città lungimiranti che stanno prendendo queste misure.
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