Al lavoro in bicicletta: in Francia ti pagano
UN CONTRIBUTO FINO 25 CENTESIMI. Il contributo per i dipendenti-ciclisti non è una novità: per fare un esempio, molti lavoratori della Silicon Valley – in primis gli impiegati di Google – ricevono già da tempo un incentivo. In Francia, però, l’iniziativa non proviene dalle aziende, ma dallo Stato, e proprio per questo potrebbe fare scuola. La formula sembra di facile attuazione, con benefit per entrambe le parti: il contributo per i lavoratori virtuosi sarà corrisposto direttamente dal datore di lavoro, il quale verrebbe a sua volta premiato con degli sgravi fiscali. Il piano del ministro Cuvillier prevede una prima fase sperimentale, durante la quale alcune aziende volontarie saranno tenute a pagare ai propri dipendenti dai 21 ai 25 centesimi per ogni chilometro effettuato in bicicletta nel tragitto casa-lavoro. Potrà il denaro spingere anche i più pigri ad agguantare il manubrio di una bicicletta?
AGEVOLARE GLI SPOSTAMENTI IN BICICLETTA. Ma l’iniziativa di Cuvillier va oltre: nel pacchetto elaborato dal ministro dei Trasporti trovano posto anche altre misure per agevolare gli spostamenti dei ciclisti. Tra le norme più importanti vi sarebbero l‘inasprimento delle multe per gli automobilisti che parcheggiano lungo le ciclabili, la regolazione di una distanza minima di sicurezza per gli autoveicoli che intendono sorpassare una bicicletta, e, ancora, la possibilità per i ciclisti di svoltare a destra in caso di semaforo rosso. Con questa iniziativa il governo transalpino punterebbe così a raddoppiare il numero di cittadini che usano quotidianamente la bicicletta (dal 5% attuale ad un ipotetico 10%), ricalcando misure già rodate in altri paesi dell’Europa Centro-Settentrionale.
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