L’energia del futuro? Dati e infrastruttura energetica
Abbiamo parlato anche recentemente di quanto sia facile consumare senza controllo l’energia elettrica tanto da poter arrivare a constare che oggi uno dei problemi più grandi da risolvere è quello del contenimento degli sprechi energetici senza regola. Dipende di device che restano sempre accesi? Dall’infrastruttura energetica carente? Dalla scarsa educazione del consumatore? O dalle energie rinnovabili che ancora non trovano adeguato spazio? Le questioni sono tutte valide e trovare una soluzione su due piedi è tutt’altro che facile.
Un anno che vale sette
Si pensi soltanto che negli Stati Uniti ogni anno viene sprecata energia sufficiente ad alimentare il Regno Unito per ben sette anni. Non male, vero? Non si fa che parlare dell’importanza di trovare e utilizzare fonti di energia nuove e rinnovabili, di abbandonare i combustibili fossili, ma non si parla quasi mai dell’infrastruttura energetica. Spesso gli strumenti per fornire energia sono importanti e fondamentali per il risparmio tanto quanto la ricerca di nuove e sostenibili fonti. La produzione di energia centralizzata su larga scala e controllata da pochi, grandi, fornitori sta raggiungendo il limite ed è altamente improbabile che possa continuare ancora a lungo. Contemporaneamente le fonti rinnovabili stanno diventando sempre più economicamente sostenibili e in grado di fornire al mercato energia e innovazioni tecnologiche attraverso delle infrastrutture energetiche intelligenti.
Startupper al lavoro
In questa direzione si sono messe al lavoro diverse startup, tra cui la californiana AutoGrid, che hanno iniziato a fornire delle applicazioni integrate e dei software per la per la gestione delle utenze ai rivenditori di energia elettrica, ma anche agli sviluppatori di progetti di energia rinnovabile e ai fornitori di servizi energetici che forniscono energia affidabile gestendo le così dette ders (distributed energy resources ) direttamente in rete.
La US Environmental Protection Agency (EPA) stima che oltre il 30% di tutta l’energia utilizzata all’interno di edifici vada “perso” in illuminazione, riscaldamento e raffreddamento di stanze vuote. Un’infrastruttura energetica intelligente in combinazione con i sensori potrebbe aiutare a controllare il consumo di energia in modo più efficace.
Tuttavia, le opportunità sono probabilmente ancora maggiori se si ragiona di integrare l’infrastruttura energetica con le risorse energetiche rinnovabili. Secondo Bloomberg New Energy Finance (BNEF) l’energia eolica è la forma più conveniente di energia elettrica, mentre i costi di energia solare è si prevede che caleranno del 25-50% entro il 2025.
Petabyte di dati in soccorso dell’ infrastruttura energetica
“Tuttavia, mentre i costi per le energie rinnovabili continuano calare, la loro natura intermittente può risultare difficile per il servizio pubblico che deve mantenere l’approvvigionamento energetico e il consumo in equilibrio costante” ha detto Amit Narayan, CEO di AutoGrid che poi ha proseguito:
Ed è proprio qui che entra i gioco il software sviluppato da AutoGrid che consente ai gestori e rivenditori di energia elettrica di sfruttare petabyte di dati che arrivano in streaming dai pannelli solari, dagli impianti eolici, dai veicoli elettrici e da milioni di altre risorse energetiche connesse tra di loro in modo che possano prevedere e ottimizzare le reti energetiche in tempo reale.
Armonia tra sviluppo e produzione
Il sistema ottimizzato dovrà quindi tendere alla ricerca di un’armonia tra lo sviluppo dell’infrastruttura energetica e la produzione controllata ed efficiente e questo sarà possibile grazie a un nuovo modello energetico composto da tre caratteristiche principali: dovrà essere un sistema capace di auto apprendere per migliorare continuamente la previsione e l’ottimizzazione delle distribuzioni. Dovranno essere impiegate le migliori tecnologie per la gestione dei dati in maniera che il sistema risulti costantemente aggiornato in tempo reale. Infine la modularità sarà una caratteristica essenziale che permetterà di gestire in maniera differente i vari tipi di risorse a disposizione.
La strada per evitare ancora meno sprechi è certamente questa. I tempi di realizzazione sono incalcolabili, ma certamente sarebbe utile un passaggio consapevole e coscienzioso da parte di tutti verso l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Queste, unite alla gestione dei dati di consumo e alle nuove infrastrutture elettriche potrebbe essere la soluzione definitiva per non sprecare più, in un anno… sette ani di energia elettrica.
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