REbuild Tour Milano: si parla del futuro dell’edilizia
REbuild Tour Milano, 11 ottobre
In giugno, a Riva del Garda, la community di REbuild aveva lanciato le tre parole d’ordine del 2016 edilizio, ovvero #circular, #digital, e #social. Dopo aver aver esplorato le migliori pratiche del settore in occasione dell’appuntamento trentino, l’appuntamento torna l’11 ottobre, presso la sede di Assolombarda, con il REbuild Tour Milano. La seconda tappa dell’evento nella città meneghina sarà un incontro aperto a tutti gli operatori del settore, insieme ai quali gli esperti di REbuild metteranno a fuoco il tema della produttività nella filiera delle costruzioni, grazie agli interventi di protagonisti nazionali ed internazionali.
I driver di cambiamento nel settore delle costruzioni
Se dunque a Riva del Garda sono state esplorate le grandi opportunità offerte all’edilizia dall’interazione con altri settori, quali quello energetico e dell’informazione, in occasione dell’appuntamento milanese REbuild mostrerà alle imprese i nuovi driver di cambiamento in campo edilizio. Tre i temi cruciali che verranno affrontati: la ridefinizione dei processi edilizi messa in atto dalle tecnologie emergenti, le possibilità di mercato aperte dai nuovi livelli di efficienza e di produttività e i necessari apporti della finanza e del soggetto pubblico per lo sviluppo del settore edilizio. Main partner della convention sarà il network Rebuilding, rete composta da grandi nomi della manifattura italiana (Habitech, Harley&Dikkinson, iGuzzini, Saint Gobain e Schneider Electric) che ha realizzato un pacchetto di servizi integrati per la riqualificazione chiavi in mano di edifici quali palazzi residenziali, uffici e catene retail.
Aumentare la produttività nell’edilizia
L’obiettivo, dunque, è quello di rilanciare l’edilizia: come infatti spiegano gli organizzatori di REbuild Tour Milano, da quasi vent’anni, nonostante la forte accelerazione tecnologica, la produttività del settore ha seguito un andamento piatto, il quale in alcuni casi si è rivelato perfino negativo. E questa è una caratteristica che differenzia il settore delle costruzioni da tutti gli altri: si pensi per esempio al divario esistente tra il settore edilizio e la manifattura, dove in tema di innovazione la differenza è enorme. Laddove l’indice di produttività per addetto nel manifatturiero si attesta all’88%, nel caso delle costruzioni si ferma infatti al 43%, con un conseguente e drammatico spreco del 57%. Va detto, come ci tengono a sottolineare quelli di REbuild, che il processo costruttivo risulta «caratterizzato da una fase in cantiere, per sua natura con livelli di efficienza nettamente inferiori al processo industriale». Ciononostante l’inerzia dell’edilizia ad evolvere non può essere totalmente giustificata da questo, soprattutto se la si confronta ad industrie come quella automobilistica, la quale negli ultimi 6 anni è arrivata ad aumentare la propria produttività del 35%.
Aiutare le imprese a crescere
Per trainare la crescita del nostro paese, dunque, serve un’edilizia capace di incrementare i propri livelli di efficienza e di produttività. A questo proposito molti dei principali operatori del settore delle costruzioni hanno già investito in strategie volte all’innovazione, aumentando la quote di prefabbricazione o implementando la gestione digitale del processo in tutto il ciclo di vita degli edifici. Diverse sono peraltro le strade intraprese dalle varie aziende: alcune stanno puntando sull’efficienza garantita dall’economia circolare, mentre altre hanno preferito investire sulla logistica (ovvero produzione lean e off-site, robotica e realtà aumentata). Dal canto loro, invece, le imprese europee leader del settore hanno inserito nelle loro agende di ricerca entrambi questi aspetti.
Il programma di REbuild
Per dare risposta alle mille domande sull’innovazione in campo edilizio, nel programma di REbuild Tour Milano sono dunque previsti tre incontri principali, per i quali si alterneranno diversi relatori di calibro internazionale. Si inizierà parlando della sfida dell’information technology e della sua crescente integrazione con i processi tradizionali, alla ricerca di una maggiore efficienza accompagnata da una riduzione dei costi, dei tempi e delle emissioni. Il secondo incontro verrà invece interamente dedicato al tema della produttività, così da mettere a fuoco gli strumenti in grado di ridefinire sia i livelli di produzione che l’efficienza e la produttività. A chiudere la tappa milanese sarà poi una discussione aperta incentrata sui rapporti tra settore edilizio, sistema finanziario e soggetto pubblico.
Bam e Cisco
Tra i protagonisti di questa kermesse sulle sfide dell’industria 4.0 sull’ambiente urbano costruito ci saranno la multinazionale anglo-olandese Bam e il colosso del digitale Cisco. Come anticipa Maarten Strijdonk, Head of Business Development di Royal BAM Group, «a REbuild vogliamo condividere, oltre ai risultati, ciò che abbiamo appreso e ciò che è stato più efficace nel dare una prospettiva di crescita e sviluppo alla nostra azienda e al mercato». Il compito di Agostino Santoni, Ad di Cisco Italia, sarà invece quello di spiegare la svolta che la diffusione della sensoristica e dell’Internet of Things avrà nel settore delle costruzioni.
Attenzione sia ai modelli internazionali che al contesto italiano
Quello che l’edilizia si trova di fronte è dunque un passaggio fondamentale: si viaggia infatti verso l’ibridazione con il settore manifatturiero. Come afferma Thomas Miorin, presidente di RE-Lab, la società che organizza l’evento, «negli ultimi 50 anni la produttività nel settore manifatturiero è più che raddoppiata, mentre quella del settore edilizio è rimasta sostanzialmente ferma». Ed è per questo che, come aggiunge spiega Miorin, l’11 ottobre a REbuild Tour Milano «guarderemo le prospettive e i migliori esempi internazionali in questa direzione, ma guarderemo anche al contesto italiano». E dalla lettura del settore edilizio italiano verranno evidenziati «sia agli elementi di improduttività della nostra filiera» che «i casi concreti che abbiamo in Italia per darci una direzione, e modelli concreti di sviluppo». Particolare attenzione sarà infine dedicata alle policy, le quali possono ridonare una prospettiva di crescita al settore: a questo proposito interverrà anche l’assessore regionale dello Sviluppo economico della Lombardia, Mauro Parolini.
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