Agosto, di nuovo temperature record: spieghiamo il perché
Agosto, nuovo mese record
La Nasa ha dichiarato che l’agosto appena passato non è stato solamente il più caldo agosto degli ultimi 136 anni – ovvero da quando si utilizzano sistemi moderni per registrare le temperature. No, a questo torrido agosto non è bastato un solo record, poiché concorre insieme al mese precedente, ovvero a luglio 2016, per essere anche il mese con le temperature più alte mai registrato.
Surriscaldamento inarrestabile
E il record di agosto è solo l’ultimo di una lunga serie, iniziata nell’ottobre del 2015: da allora, infatti, sono 11 mesi di fila in cui il mondo ha conosciuto di mese in mese nuovi record per quanto riguarda le alte temperature. Ed è così che se il 2014 era stato l’anno più caldo di sempre, il 2015 ha subito superato questo record, il quale, secondo la Nasa, sarà surclassato nuovamente dal 2016.
Da record a routine
Come spiega Kevin Trenberth, uno dei più importanti climatologi a livello mondiale, adesso ci troviamo nel bel mezzo di un salto nelle temperature globali. Questo significa che
«le temperature estreme che abbiamo vissuto negli ultimi tempi diverranno molto presto routine, ma subito dopo arriveranno nuovi e peggiori record».
Gran parte dei climatologi di tutto il mondo hanno previsto da tempo che l’umanità avrebbe conosciuto un’impennata senza precedenti delle temperature, e oggi siamo nel bel mezzo di questa accelerazione.
El Niño
Larghissima parte del surriscaldamento globale (più del 90%) finisce negli oceani: non a caso le temperature degli oceani sono salite molto velocemente negli ultimi anni. Il caso vuole che, durante le ultime fasi del fenomeno climatico El Niño, il calore venga rilasciato dagli oceani verso l’atmosfera. Ebbene, proprio adesso ci troviamo al termine della stagione del Niño, fenomeno che si ripete mediamente ogni cinque anni, e infatti abbiamo riscontrato un notevole rialzo delle temperature. A questo sommiamo il salto delle temperature previsto dai climatologi: ecco spiegati in parte i record degli ultimi mesi.
Il fattore inquinamento
Come sappiamo fin troppo bene, però, il ruolo dell’umanità in questo dirompente aumento delle temperature è molto marcato: come ha spiegato Kevin Trenberth,
«l’aumento del diossido di carbonio e degli altri gas serra provenienti dalle attività umane è implacabile. Gli effetti sulla temperature della superficie terrestre possono venire mascherate da variabilità naturali per un decennio o poco più, ma non appena la variabilità naturale va nell’altra direzione, improvvisamente la storia che ci raccontiamo cambia, e i record continuano ad essere frantumati da altri record».
Un altro scalino
In parole più semplici, spesso le temperature globali aumentano velocemente per due o tre anni, per poi rallentare il proprio ritmo per alcuni anni. Possiamo vedere l’aumento delle temperature globali come una scala, in cui scalini molto alti sono seguiti da scalini molto bassi. Il problema, come spiega Trenberth, è che «noi abbiamo appena fatto un passo verso un altro scalino, e non torneremo mai indietro». Ed è proprio per questo che i record dei mesi scorsi si trasformeranno presto in routine: quella calura diventerà la normalità, normalità che verrà a breve spezzata da nuovi aumenti di calore. E questo continuerà anno dopo anno, di record in record, di catastrofe in catastrofe, fino a quando non elimineremo l’inquinamento causato dalle nostre emissioni di anidride carbonica.
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