parco eolico offshore
Eolico

In Gran Bretagna il parco eolico offshore più grande del mondo

La Gran Bretagna si prepara a diventare un modello virtuoso sul fronte delle rinnovabili. Il governo britannico ha infatti dato il via libera alla realizzazione, nel Mare del Nord, a circa 89 km al largo della costa dello Yorkshire, del più grande parco eolico offshore al mondo, che dovrebbe coprire una superficie vasta quanto un terzo della Grande Londra.

Hornsea Project Two, 1800 megawatt di energia low carbon

Il progetto, denominato Hornsea Project Two, una volta completato (il termine dei lavori è fissato al 2020) fornirà fino a 1.800 megawatt di energia elettrica ‘low carbon’ a circa 1,8 milioni di case britanniche. La notizia è stata accolta positivamente dalle industrie del settore energetico, ancora scosse dall’improvvisa decisione del governo di rivedere il progetto della centrale nucleare di Hinkely Point, nel Somerset.

Gran Bretagna, primato per l’eolico

Annunciando il suo via libera al progetto del parco eolico il segretario per il Business, l’energia e la strategia industriale Greg Clark ha dichiarato:

“L’industria eolica offshore del Regno Unito è cresciuta a un ritmo straordinario nel corso degli ultimi anni, ed è una parte fondamentale dei nostri piani per costruire un sistema energetico conveniente, pulito, sicuro. Siamo determinati a divenire una delle destinazioni di punta degli investimenti nelle energie rinnovabili, che si tradurranno in lavoro e crescita economica in tutto il paese”.

L’investimento è in linea con la crescita dell’eolico offshore in Europa, certificata dagli ultimi dati della European Wind Energy Association (Ewea). Sul piano complessivo è proprio il Regno Unito a ospitare la maggiore quantità di eolico offshore in Europa (5 GW), rappresentando quasi il 46% del totale.

300 turbine per il parco eolico offshore

Il parco eolico sarà composto da un massimo di 300 turbine eoliche e si collegherà alla rete elettrica a North Killingholme nel North Lincolnshire. Il progetto verrà affidato alla danese Dong Energy, e dovrebbe generare 1.960 posti di lavoro nel settore delle costruzioni e altri 500 legati alla gestione operativa dell’impianto e alla manutenzione.