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Il fotovoltaico più grande del mondo è in Giappone

Un’alternativa al nucleare

Sono passati ormai diversi anni dal disastro di Fukushima e il Giappone pare ancora indeciso su dove attingere l’energia di cui ha bisogno. Da una parte sembra che la tragedia non abbia fatto far retromarcia al governo ancora sicuro di voler continuare sulla strada del nucleare, ma dall’altra crescono gli investimenti sulle tecnologie pulite. Un esempio in questo senso è l’impianto fotovoltaico galleggiante di Kyocera TC Solar adagiato sulle acque della diga Yakamura, che avrà il primato di essere il più grande del mondo. Dopo aver avuto il via libera dalle autorità, i cantieri sono stati aperti e, se tutto andrà secondo le previsioni, il taglio del nastro è previsto per il marzo 2018. Per allora si prevede che le acque del serbatoio idroelettrico saranno coperte da ben 180.000 metri quadrati di pannelli, equivalenti a 51.000 moduli solari ad opera della Kyocera TC Solar.

I tanti vantaggi dei pannelli galleggianti

Una volta andata a regime si prevede che la centrale produrrà circa 16.170 MWh l’anno, un quantitativo sufficiente ad alimentare circa 4.970 case giapponesi. Ciò significa anche che potranno essere ridotte di circa 8170 tonnellate le emissioni di CO2, poiché verranno risparmiati 19.000 barili di petrolio. La Kyocera TC Solar pare essere decisa ad aprire anche in Giappone la strada ai pannelli solari su acqua, anche perché il governo del Paese, incentivando l’uso del fotovoltaico, ha permesso in breve tempo una rapida diffusione della tecnologia, diminuendo però la quantità di terreno “libero” di cui necessitano le grandi istallazioni. L’uso di un sistema a pannelli solari galleggianti è auspicabile anche perché offre il vantaggio di ridurre l’evaporazione dell’acqua e la crescita delle alghe grazie all’ombreggiatura. Questo tipo di piattaforme inoltre sono riciclabili, resistenti alla corrosione e progettate per resistere a qualsiasi stress fisico, compresi i tifoni.