12 giovani ragazze costruiscono la prima tenda solare per homeless
In Italia ci sono circa 50 mila senzatetto: tantissimi a Milano e a Roma, ma tanti anche a Palermo, Firenze, Torino e Napoli. Nella maggior parte dei casi sono uomini – le donne sono ‘solo’ 8 mila – intorno ai 45 anni. Spesso la situazione è tutt’altro che momentanea, anzi, tende a cronicizzarsi, in quanto anno dopo anno l’uscita da questa situazione di povertà estrema diventa sempre più ardua. Ad aiutare per quanto possibile gli homeless sono spesso delle organizzazioni no profit, volontari che interagiscono con il pubblico per offrire dei fondamentali servizi di mensa e di accoglienza notturna. Spesso, però, anche il prezioso impegno di queste associazioni non basta, in quanto per aiutare davvero questo esercito silenzioso di senzatetto servirebbero più strumenti di supporto psico-sociale, di reinclusione e di sostegno al reddito. Tutto ciò, però, non può certo arrivare dalle medesime organizzazioni no-profit. C’è però qualcuno che, pur restando nell’universo del volontariato, ha voluto fare di più, pensando a qualcosa di concreto in grado di migliorare la vita degli homeless fin da subito: un’organizzazione no-profit statunitense ha infatti realizzato una tenda solare per senzatetto. Una vera e propria innovazione tecnologica con un importante impatto sociale, che però non esce da un team di ricercatori o di sviluppatori.
Un passo in più verso la reinclusione in società
Negli Stati Uniti ci sono circa 560 mila homeless, e anche in questo caso gran parte del sostegno arriva dritto dalle associazioni no-profit. Come anticipato, qualcuno ha deciso di fare qualcosa di diverso rispetto alle classiche mense ed ai dormitori: ha realizzato un prototipo di tenda solare facilmente trasportabile dai senzatetto, per avere così un rifugio per la notte nonché un accesso all’energia elettrica. Poter contare sulla corrente può infatti voler dire avere un po’ di luce e poter attivare dei fondamentali dispositivi elettrici, talvolta indispensabili per poter avviare un processo di re-inclusione nella società. Ma attenzione, perché qui non stiamo parlando di un centro di ricerca universitario o di un innovativo brand high-tech. No, stiamo parlando di 12 giovani ragazze che, del tutto a digiuno delle principali tecniche ingegneristiche, hanno deciso di costruire una tenda solare per senzatetto. E, dopo un anno di lavoro, ce l’hanno fatta.
Un progetto partito da zero
La tenda solare per homeless è stata ideata, progettata e realizzata da 12 ragazze delle scuole superiori dell’Istituto di San Fernando, a qualche chilometro dal centro di Los Angeles. Parliamo dunque di una tenda coibentata e dotata di pannelli solari, di luci interne e di 2 porte USB, la quale può essere ripiegata in uno zaino e quindi comodamente trasportata. All’inizio, le giovani non sapevano assolutamente come iniziare. Anzi, a dirla tutta, all’origine c’era solo la volontà di costruire qualcosa che potesse fare la differenza per le persone e per l’ambiente, come per esempio dei dispositivi contro l’inquinamento. Da lì hanno iniziato a pensare a degli strumenti che potessero portare delle migliorie subito: è nata così, dopo un lavoro di limatura, l’idea di un riparo sicuro e benefico per gli homeless. Insomma, una casa trasportabile ed in grado di fornire loro l’energia necessaria per affrontare con minori difficoltà il loro reinserimento nella società. Eppure, come detto, all’inizio queste ragazze non sapevano fare nulla di quanto effettivamente necessario per realizzare la loro idea. Ad aiutarle nel loro progetto c’era però l’organizzazione no-profit DIY Girls, la quale ha l’obiettivo di stimolare le giovani donne ad intraprendere carriere scolastiche nel settore matematico, scientifico e tecnologico. Da una parte, dunque, c’è stato il supporto di due insegnanti, ovvero Evelyn Gomes, laureata in Ingegneria Aerospaziale al MIT, e Violet Mardirosian, insegnante di matematica con trascorsi in Ingegneria Meccanica; dall’altra parte, ad aiutare le ragazze, c’è stato anche il web, e persino dei tutorial su Youtube che le hanno aiutate a saldare, a cucire e ad effettuare stampe in 3D.
Una tenda solare resistente e sicura, non solo per i senzatetto
All’inizio, quando quello della tenda solare era solo un progetto, il gruppo di ragazze è stato aiutato da alcuni ingegneri californiani, che hanno fornito loro le basi di discipline che, data la loro giovane età, non conoscevano in alcun modo. Da lì in poi però il loro lavoro è stato sempre più autonomo. L’impegno e la perseveranza delle DIY Girl sono stati messi a dura prova: durante il primo test di resistenza, le ragazze hanno visto la distruzione totale del primo modello di tenda solare. Il secondo modello, però, si è dimostrato resistente e sicuro, e ha portato le ragazze a meritarsi un finanziamento di 10mila dollari dal Lemelson – MIT Program. Non parliamo ovviamente degli investimenti milionari di cui sentiamo parlare talvolta, ma di certo quella sarà una buona base sulla quale poggiare la realizzazione in serie delle prime tende solare per homeless. Quello dei senzatetto del resto è solo il primo e più immediato utilizzo di questa tenda solare. Come dichiarato dallo stesso team DIY Girls, questo device potrebbe essere utilizzato anche nei campi profughi siriani in Europa.
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