Sport
10 modi per praticare sport in armonia con l’ambiente
- BIBITE REIDRATANTI. È sempre bene, quando si pratica dello sport, bere molto per reidratarsi. Non è necessario però comprare al supermercato particolari bibite, ma è sufficiente portare con sé una borraccia e riempirla con dell’acqua di rubinetto o, se preferite, con della limonata.
- BARRETTE ENERGETICHE. Anche per quanto riguarda l’alimentazione non è necessario comprare delle barrette energetiche che contengono chissà quali prodotti chimici. Un piatto di pasta è più salutare.
- INTEGRATORI. Qualsiasi sport, se fatto in maniera corretta, non ha bisogno dell’uso di integratori. Evitiamoli, sono prodotti chimici frutto di filiere complesse ad alto impatto ambientale.
- SPRECO D’ACQUA. Dopo aver fatto una stancate attività fisica, farsi la doccia è necessario. Stiamo attenti però a non starci delle ore. L’acqua è un bene prezioso che non va sprecato.
- INDUMENTI. Anche per quanto riguarda gli indumenti che usiamo durante l’attività fisica vale il discorso fatto in precedenza sullo spreco d’acqua. Se andiamo a correre ogni giorno, forse la stessa maglietta può essere riutilizzata più di una volta prima di finire in lavatrice.
- DOVE FARE SPORT. È difficile valutare l’impatto ambientale delle strutture sportive, ma fare un tentativo e informarsi su quali sono le fonti energetiche usate dalla palestra in cui andiamo, è opportuno per scegliere quella più ecofriendly.
- COME SI PRATICA LO SPORT. Gli sport praticati all’aria aperta potrebbero sembrare quelli meno impattanti, tutto sta però nel come si praticano. Infatti, c’è chi andando a correre in un bosco lascia in giro rifiuti o apre irresponsabilmente nuove piste. Non avere rispetto per il luogo in cui ci si trova provoca dei gravi danni all’ambiente.
- MANIFESTAZIONI SPORTIVE. Sono attività che implicano una grande concentrazione di persone e dunque un grande accumulo di rifiuti. La bellezza dello sport sta anche nella competizione, ma non tutte le gare che vengono organizzate possono dirsi ecofriendly.
- ABBIGLIAMENTO. Esistono molte multinazionali che per produrre abbigliamento sportivo sfruttano il lavoro minorile nei Paesi del terzo mondo. Ricordiamoci che non serve una maglietta hi-tech per correre bene.
- ESSERE SEDENTARI. Non c’è cosa peggiore per l’ambiente che fare una vita sedentaria. Nel “Libro bianco dello sport italiano” pubblicato dal CONI, è stato calcolato che se ci fosse una riduzione dei sedentari presenti in Italia di circa 200.000 unità (1% della popolazione inattiva), ciò genererebbe un risparmio del sistema sanitario nazionale di 80 milioni di euro l’anno.
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