La doppia piramide ambientale (foto: http://www.barillacfn.com/)
Benessere green

Meglio per noi, meglio per l’ambiente: la Doppia Piramide alimentare-ambientale

LA DOPPIA PIRAMIDE. I cibi che fanno bene alla nostra salute sono anche quelli che fanno meno male all’ambiente. Insomma – verrebbe da dire – più facile di così! Ma questa non è una delle tante chiacchiere che girano in rete: il Barilla Center for Food and Nutrition ha infatti ideato il modello della Doppia Piramide alimentare – ambientale proprio per determinare quale sia l’impatto ambientale della produzione, della distribuzione e del consumo dei cibi. Insomma, in un unico studio si è riusciti a formulare un modello in grado di tutelare sia il benessere delle persone che quello dell’ambiente.

PIÙ SALUTE, MENO IMPATTO AMBIENTALE. Il Modello della Doppia Piramide venne presentato per la prima volta dal Barilla Center nel 2009: da allora lo studio si è ampliato anno dopo anno, integrando via via il prototipo iniziale. La lettura dello schema è intuitiva: disponendo gli alimenti della piramide alimentare in una seconda piramide capovolta, gli alimenti delle posizioni più basse mostrano di avere il minor impatto ambientale. Accostando così le due piramidi si ottiene la famosa Doppia Piramide alimentare – ambientale, grazie alla quale si capisce con un colpo d’occhio che gli alimenti che noi tutti dovremmo mangiare maggiormente per la nostra salute sono anche quelli che arrecano meno danni all’ambiente. Al contrario, cibi come la carne sono quelli che andrebbero consumati di meno e che mediamente comportano un impatto ambientale maggiore.

UN METRO QUADRATO PER LE CAROTE, 100 PER LA CARNE. Sono principalmente tre i fattori fondamentali della Doppia Piramide, ovvero l’impronta ecologica, la produzione di anidride carbonica e il consumo d’acqua. Per impronta ecologica s’intende la quantità di suolo fertile (o di mare, in caso di pescato) necessario per la coltura di un dato alimento. Se per esempio un chilo di pesce comporta mediamente l’utilizzo di circa 70 metri quadrati di pianeta, un chilo di carne di manzo ne utilizza più di 100, cifre spaventose, se raffrontate a quelle relative a frutta e verdura. Basti il dato delle carote, che hanno bisogno soltanto di un metro quadrato per produrre un chilo di prodotto.